Le sfilate di Parigi lanciano la nuova Dark Lady


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Al Lycee Turgot di Parigi, ieri è stata la volta della collezione di Costume National dei fratelli Ennio e Carlo Capasa. Loro spiegano che ci sono due modi di approcciarsi in questo momento storico alla moda: rifiutando la realtà e negandola, arricchendo la moda con il decorativismo eccessivo, oppure approcciandosi in maniera realista e allo stesso tempo visionaria. La sfilata rende omaggio a Marianne Faithfull con i suoi cappelli neri da strega e a Tim Burton per l’atmosfera nera e magica che aleggia nei suoi film. La donna diventa dark indossando abiti molto scuri dal nero al verde scuro passando per il blu, con punte di influenza dello stilista maestro giapponese Yohji Yamamoto, presso il quale Ennio si è formato. I capi sartoriali vengono trasformati e resi unici e mettibili, con unioni contrastanti ma efficaci: il tubino è a strati, il cappotto che si apre e si sfoglia su un lato, la gonna a portafoglio ma sul lato posteriore, l’unione di più tessuti: davanti pelle o pelliccia e dietro di marsina di panno di lana. Stampe serigrafate in bianco e nero presenti su un solo braccio, l’utilizzo si stivali alti diritti con un tacco o tronchetti aperti ai talloni con calze a rete a vista. I volants sono out in questo stile che si innalza verticalmente e riproduce pannelli a strati a farne da decorazione, molto più contemporanei come l’abito da sera lungo e senza spalle con una un’aletta di vernice su un solo fianco, e dallo spacco spuntano gli stivali lucidi neri a lanciare la nuova moda della dark lady.

Giuseppina Barone



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