AD ALTARE, design e arte nel vetro


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Seconda edizione per Altare Vetro Design e Altare Vetro Arte, un duplice appuntamento che intende presentare alcune proposte, legate sia alla progettazione sia alla creatività artistica, e realizzate dai maestri vetrai altaresi operanti nella piccola fornace del Museo dell’Arte vetraria di Altare.

Il primo appuntamento è con‘ALTARE VETRO DESIGN’ a partire dal 22 settembre 2012 fino al 4 novembre presso gli spazi del Museo dell’arte vetraria di Altare.  Quest’anno è invitato Enrico D. Bona, architetto e designer, che vanta una lunga carriera all’insegna di una progettazione rigorosa. Recuperando una delle numerose tecniche praticate da sempre dai maestri altaresi, Enrico Bona con EDB Studio ha progettato Altarina Abat-jour, realizzata poi dalla vetraia Elena Rosso. Altarina è una lampada di piccole dimensioni, realizzata in serie, in grado di emettere una luce bianca e nitida ammorbidita dagli effetti cromatici del vetro. Il vetro soffiato è sorretto da una base disperdente in alluminio tornito realizzata grazie alla consulenza tecnica di Ivela, azienda specializzata nella produzione di apparecchi di illuminazione, conla quale EDBstudio collabora da anni. La scelta di un led di ultimissima generazione a bassissimo impatto ambientale sposa la tradizione della lavorazione artigianale del vetro con le tecniche industriali più contemporanee.

Accanto ad Altarina, Enrico Bona ha creato dei gadget, i cubetti Arcubaleni, in vendita al museo: si tratta di piccoli oggetti segnaposti, portafoglietti e portafotografie.

Inoltre, nei locali del Museo troveranno spazio anche altri oggetti progettati dal designer sia in vetro sia in cristallo, nonché alcuni esemplari di oggetti diversi, che illustrano il suo percorso ideativo.

Enrico Bona ha sempre affiancato l’attività “sul campo” nei tre studi di Milano, Genova e Parigi con l’impegno di docenza –alla Facoltà di Architettura di Milano prima e di Genova poi, fin dagli anni Sessanta – e con quello editoriale –  nella redazione della rivista  “Casabella” in anni di acceso dibattito critico; è autore inoltre di  numerosi articoli e volumi monografici su alcune personalità della cultura del progetto.

Le manifestazioni, ideate da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua e promosse dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, coinvolgono designer e artisti, invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto in modo che Altare possa trasmettere e rendere ancora attuale evivo il proprio secolare “saper fare”.

 

Altare, piccolo centro dell’entroterra ligure, lega la sua storia millenaria alla lavorazione del vetro. Sin dal Medioevo la produzione vetraria ha caratterizzato la vita economica e sociale del paese, rendendolo famoso nel mondo per la realizzazione di vetri d’uso, da farmacia e di oggetti artistici. La lavorazione “à la façon d’Altare”, grazie anche alla tendenza migratoria dei vetrai altaresi, si è diffusa in tutta Europa, dando fama e prestigio al paese. Ancora oggi, infatti, il comparto del vetro costituisce una delle più importanti risorse produttive ed economiche dell’intera Val Bormida.

 

 

 



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