Un meraviglioso viaggio nel cuore delle Alpi sul trenino rosso


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Uni viaggio da non farsi sfuggire è l’affascinante percorso che offre il Bernina Express.  Il trenino rosso che attraversa le Alpi da Tirano in Valtellina Italia), a Coira nel Canton dei Grigioni in Svizzera.

Gli appassionati della montagna e gli estimatori di panorami straordinari, a bordo del Bernina Express possono percorre, in poco più di quattro ore, una tratta ferroviaria di 145 km complessivi con un dislivello totale di 1.824 mt, con delle pendenze fino al 70‰ che le conferisce il primato mondiale. Tutto il percorso viene effettuato ad aderenza naturale senza l’uso dei sistema a cremagliera. La massima altitudine viene raggiunta in corrispondenza al Passo del Bernina, a 2.253 mt sul livello del mare e la minima è di 429 m s.l.m. a Tirano. Il treno percorre 2,5 km in territorio italiano fino alla stazione di Campocologno, mentre il restante percorso è in territorio svizzero.

La costruzione della linea Tirano-Coira venne completata nel 1910 ma il servizio ebbe inizio nel 1913, anche se il tratto Tirano-Sankt Moritz era stato già inaugurato il 1º luglio 1908 ed esattamente cento anni dopo, assieme alla ferrovia dell’Albula, fu dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

La panoramicità del percorso è stata esaltata con l’entrata in servizio di 10 carrozze panoramiche, di cui 3 sono di 1a classe con una capacità di 34 posti  e 7 di 2a classe con 44 posti a sedere, con cassa in lega leggera, aria condizionata e WC chimico, costruite dalla Stadler Altenrhein, su disegno Pininfarina.

Il percorso del Bernina Express è di particolare interesse anche dal punto di vista ingegneristico e architettonico, infatti comprende ben  55 tunnel e gallerie coperte, 196 viadotti e ponti, tratti a pendenza elevata che coprono enormi dislivelli. Degni di nota sono: il viadotto Landwasser, le gallerie a spirale Bergün-Preda, il tunnel dell’Albula e il viadotto elicoidale che copre il dislivello di 30 metri tra Brusio e Campocologno.

A pochi chilometri dopo il confine italo-svizzero, il treno corre sulla sede stradale e, non di rado, le auto sono costrette a  dare la precedenza al convoglio, addirittura in alcuni punti le carrozze sfiorano le case che si affacciano sulla strada. Uno dei punti più panoramici è la zona di Miralago, quando il treno affianca il lago di Poschiavo in cui si riflettono le montagne circostanti. Il treno sale lungo un boscoso costone panoramico, che affronta grazie a una serie di tornanti fino a Ospizio Bernina, il punto più alto del tracciato.

                                                                         La linea ferroviaria poi scende verso Sankt Moritz e attraversa Morteratsch, posta sul fondo della valle dell’omonimo ghiacciaio: da qui possiamo osservare la cima di Pizzo Bernina alto 4049 mt, e il Biancograt, la cresta che scende dal Pizzo Bianco. Da qui il treno prosegue verso Thusis  utilizzando i binari della Ferrovia dell’Albula, sfiora la gola di Via Mala, attraversata dal Reno Posteriore, ramo sorgentizio del fiume Reno, che si unisce al Reno Anteriore in prossimità di Coira, meta finale del nostro viaggio.

Qualche curiosità: a circa venti chilometri da Coira troviamo  Maienfeld, ai confini con il Principato del Liechtenstein,  e il cantone di San Gallo, famoso per l’ottimo vino Maienfelder, prodotto sui circostanti pendii, ma soprattutto noto per essere il paese di Heidi, la pastorella le cui vicende furono raccontate dalla scrittrice Johanna Spyri nella seconda metà dell’Ottocento. La casa dei nonni della scrittrice, che qui trascorreva le sue vacanze, è diventata il Museo di Heidi.

 



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