Appunti di viaggio: il magico territorio “lunare” delle Crete Senesi.


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La toscana, da sempre, ci ha abituati alle sue bellezze paesaggistiche, alle sue particolarità morfologiche che rendono il suo territorio unico ed inconfondibile. Basti pensare ai dolci, armoniosi paesaggi collinari e boscosi delle zone del fiorentino e del senese o alle brulle campagne del grossetano e della maremma. Dal suo cuore naturale intatto e pressoché incontaminato dalla presenza umana, spesso, è in grado di regalarci degli spaccati particolari, unici, non sempre assimilabili ai tragitti turistici tipici, dove una Dea natura regna da sempre incontrastata e l’uomo, nel suo piccolo, è relegato ad un ruolo di semplice comparsa,  se non di spettatore. Uno di questi, molti paradisi che ci accingiamo a scoprire è quello rappresentato dall’incantevole zona delle Crete Senesi. Si tratta di una vasta area collinare posta nei territori confinanti delle province di Arezzo e Siena e che si estende fino ai piedi del Monte Amiata, alle porte della Maremma: in particolar modo questa interessa le aree a sud-est di Siena rappresentate dai territori comunali di Asciano, Buonconvento, Monteroni D’Arbia, Rapolano Terme e San Giovanni D’Asso.

Questa zona si presenta ad un qualsiasi osservatore come un paesaggio collinare, dalle forme dolcemente movimentate, a tratti quasi spoglio di vegetazione, ricoperto sporadicamente da manti erbosi al quale si possono alternare  in maniera piuttosto suggestiva, improvvisi cambiamenti morfologici rappresentati da crepacci aridi e nudi di qualsiasi tipo di vegetazione, restituendo così improvvisamente la visione di un ambiente lunare, piuttosto freddo con le sue zolle di creta nuda ed arida, apparentemente avversa ed inospitale. Da un punto di vista geologico, possiamo asserire che la sua composizione, prevalentemente argillosa, si perde nella notte dei tempi, quando queste zone costituivano un vero e proprio bacino marino (testimonianza di ciò sono i reperti fossili di conchiglie e molluschi di varie specie che tutt’oggi è possibile scovare in queste zone) il cui sedimento era composto essenzialmente da fanghiglia e sabbia. Sommerse dai mari fino a circa un milione di anni or sono, con il ritiro progressivo delle acque sono affiorati gli irregolari depositi di sabbia e argilla che componevano il fondale marino. Nel corso dei millenni, l’opera lenta ed inesorabile delle piogge e dell’erosione ha infine contribuito a modellare ulteriormente il paesaggio ed i suoi territori, conferendogli l’aspetto che oggi possiamo ammirare. Piccole e dolci colline a cupola, dalle curvature armoniose e dal tipico colore chiaro, biancastro (le cosidette Biancane), interrotte ed affiancate da spaccature, tagli profondi nel terreno e ripide insenature cretose (i cosidetti Calanchi).

 

Queste metamorfosi ci hanno regalato un paesaggio naturale tra i più interessanti della Toscana, fatto di una moltitudine di colori e profumi cangianti con l’andamento stagionale, di una visione continua che alterna aride cave a fertili terreni; i controluce bluastri e azzurrognoli delle albe, i rossi fiammeggianti tramonti da sogno sono lo sfondo tipico che è possibile ammirare nelle Crete Senesi in qualunque stagione.

Il grigio dell’argilla, il giallo del solfato si fondono con le varie e sempre sorprendenti tonalità di verde…piccoli e vigorosi insediamenti boscosi si affiancano di volta in volta agli eleganti e ondosi verdi pascoli primaverili o alle gialle e profumate distese di grano estive, accompagnandoci alle porte di un decadente e marrone autunno dall’aria frizzantina fino ad un nudo inverno, mai eccessivamente freddo, dove soltanto i sempre verdi arbusti fanno da cornice secolare a questo mare ondoso di grigia argilla. In ogni momento, unico ed irripetibile, l’armoniosa natura di questi posti ci regala paradisiache visioni, coloratissimi quadri impressionisti degni dei migliori mondi concepiti dalle nostre fantasie.

Concedersi una lunga passeggiata in una delle strade bianche, in uno degli incerti sentieri che percorrono i paesaggi delle crete senesi può donarci la sensazione, il potere di sentirci ben più che semplici ospiti o viaggiatori erranti,  coinvolgendoci ed armonizzandoci con una natura essenziale ed intonsa, immersi in una sinfonia mista di rumori e silenzi a tratti irreali,  irresistibilmente investiti da sensazioni dove lo spazio ed il tempo perdono di significato, dilatandosi oltre ogni immaginabile misura. Quando parliamo della Toscana, l’immaginario è colpito dal fascino di paesaggi suggestivi, quasi magici, delineati da colline, con viali agresti alberati, sulle quali spesso si ergono isolati casolari e cascine testimoni di un modello di vita che fù. Vivere un tempo in queste zone è stato possibile soltanto alla mano e ad un lungo, duro lavoro dell’uomo, riuscendo in parte a domare e rendere alcune zone delle Crete Senesi, da sempre piuttosto inospitali, fertili e produttive coltivando viti, olivi, grano, girasoli pur mantenendo e rispettando il più possibile le originarie caratteristiche ambientali. Sono proprio queste le zone delle Crete Senesi, icone indiscutibili della bellezza di una regione a sua volta tassello della nostra unica e splendida Italia.

Vedremo meglio nella prossima tappa del nostro virtuale viaggio in queste splendide terre come l’uomo si è rapportato con questi ambienti e come, di conseguenza, si sia formata nei secoli la società rurale e mezzadrile.

 



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