Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento Capolavori di Bellini, Giorgione, Tiziano, Raffaello


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immagine_ufficialeL’esposizione si tiene a Padova  – Palazzo del Monte di Pietà, dal 2 febbraio al 19 maggio 2013, si propone di riunire a Padova la magnifica collezione d’arte che Pietro Bembo aveva raccolto nella sua casa padovana, il primo museo del Rinascimento.
La mostra racconta la storia di un uomo, la sua fedeltà a un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro consuetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro.

 

G-05375-001.jpgLa mostra riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli. Accanto ad esse i capolavori dell’archeologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’arcana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride appartenuta a Lorenzo il Magnifico. E insieme i più belli esemplari al mondo dei capolavori tipografici che Bembo inventò con l’editore Aldo Manuzio.
Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Europa e Stati Uniti. Una parata di capolavori per raccontare una storia, quella non di un semplice collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.

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Per raccontare questa storia, la mostra fa attraversare la vita di Bembo come se si fosse davanti a lui in una macchina del tempo. Il viaggio ha inizio nella Venezia di fine Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Urbino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinascimento.
Attraverso gli occhi di Bembo si potrà così “assistere” alla nascita del Rinascimento, al sorgere di un’arte italiana costruita sulla classicità antica declinata dal genio di architetti, pittori e scultori. Un’arte che ancora oggi è celebrata nel mondo e che oggi più che mai va conosciuta e difesa.



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