Restituiti a Cipro i tesori saccheggiati dai Turchi


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CIPROCentosettantatre oggetti d‘arte sacra di fattura medievale e rinascimentale sono stati restituiti dal governo regionale della Bavaria alla Repubblica di Cipro.  Si tratta della più importante restituzione di tesori archeologici ciprioti saccheggiati in seguito all’invasione turca nella parte settentrionale dell’isola nell’estate del 1974.

Tutti gli oggetti restituiti provengono dalle chiese bizantine situate nei territori occupati dalle forze armate turche. Alcune di queste chiese sono state demolite, altre sconsacrate e altre ancora giacciono in rovine. Prima della demolizione o dell’abbandono, i trafficanti di antichità avevano provveduto a distaccare dalle pareti buona parte dei preziosi mosaici e degli affreschi di epoca bizantina, ora restituiti a Cipro. In particolare, i bellissimi mosaici provengono dalla chiesa bizantina di Madonna di Kanakaria, ora in rovina, mentre gli affreschi sono stati distaccati dall’antico monastero dell’Arcangelo Michele, detto Antifonitìs (cioè “dalla splendida acustica”).

Gli oggetti ora restituiti alla Repubblica di Cipro e alla Chiesa ortodossa dell’isola sono stati tutti sequestrati nel 1997 a Monaco di Baviera al trafficante turco di antichità Akmen Aydin. In tutti questi anni le autorità civili e religiose  di Cipro hanno portato avanti la causa legale per dimostrare la provenienza degli oggetti e l’appartenenza al popolo cipriota. Alla fine, la giustizia tedesca ha respinto tutte le obiezioni di Dikmen e ha sentenziato che le opere debbano essere restituite  al legittimo proprietario.

Negli anni scorsi il governo e la Chiesa di Cipro erano riusciti a recuperare e far tornare a Cipro anche buona parte dei tesori d’arte che Dikmen era riuscito a vendere prima del sequestro del 1997.

Secondo una prima valutazione da parte dei restauratori, alcuni affreschi e mosaici hanno subito gravi danni sia durante il distacco sia a causa delle cattive condizioni di conservazione. Si teme che alcuni danni possano essere irreparabili e per questo motivo saranno sottoposti a intervento urgente di restauro appena giungeranno a Cipro, nei prossimi giorni.

Nelle mani delle autorità tedesche sono rimasti altri 70 circa oggetti d’arte cipriota, per lo più di epoca preistorica, quasi sicuramente saccheggiati in seguito  all’invasione turca da musei e collezioni private. Su questi oggetti la giustizia tedesca deve ancora pronunciarsi.

La cerimonia della restituzione si è svolta martedì 16 luglio a Monaco di Baviera, in presenza di rappresentanti del governo regionale bavarese, del capo della polizia del Land, del rappresentante della Chiesa di Cipro a Bruxelles e delle autorità diplomatiche cipriote.

Roma 17 luglio 2013



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