Borghi d’Umbria. Spello, il Pinturicchio e la sagra dell’ olio


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spello-porta-venere-e-torri-di-properzioUn terreno fertilissimo e movimentato, tra montagna, pianura e collina. Un centro annoverato tra i borghi più belli d’Italia e tra le principali “città dell’olio”. Spello (Perugia) conta circa 5800 abitanti. Si trova sul monte Subasio, a pochi chilometri da Foligno. La natura è generosa di paesaggi e di prodotti della terra: cereali, viti e naturalmente ulivi. La più grande chiesa del borgo è Santa Maria Maggiore, che nella Cappella Baglioni racchiude preziosissimi affreschi del Pinturicchio. Un’altra rara opera del Maestro e della sua scuola, la Madonna in trono e i santi, è custodita nella chiesa di Sant’Andrea.Pinturicchio_Spello_Annun

La massima grandezza di Spello si realizzò in epoca romana (Cesare: “Splendidissima colonia Julia”). I ruderi della cinta muraria testimoniano di quell’antico splendore e delle successive devastanti incursioni barbariche. Incorporata nel Ducato di Spoleto e poi nel Papato, Spello ha sempre rivendicato quell’autonomia di libero comune che aveva ottenuto nell’Impero Romano e che tornò a realizzare nel Medioevo in età comunale.

OLa ricchezza e la qualità dei prodotti agricoli giustifica un folklore allegro e grandioso, dall’Infiorata del Corpus Domini alla Sagra dell’Ulivo e della Bruschetta. Non mancano grandiose evocazioni dell’età romana (Hispellum), che la cittadinanza non ha mai smesso di coltivare. A Natale c’è il Festival Spello Splendens, con rappresentazioni teatrali e musiche pastorali sacre e profane.



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