Borghi d’Umbria. San Gemini, tra fascino francescano e sfide di paese


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Paese delle acque, in un territorio generoso di colori, aromi, e naturalmente di fiumi, ruscelli e cascate. San Gemini – cinquemila abitanti, provincia di Terni – è un borgo medievale di francescano rigore e sobrietà, dove l’austerità dei chiostri e dei palazzi è ingentilita dai vivaci colori di aiole, terrazze e giardini. Si sa che tradizionalmente, il giorno del Corpus Domini, i sangeminesi fanno a gara per le migliori composizioni floreali. Divertendosi un mondo.

Celebre per le Terme, i prodotti idrici e la bellezza del Borgo Antico, il paese sorge lungo il tracciato della via Flaminia, e presenta una morfologia e una struttura tipicamente medievali. Il Duomo di San Gemine (XII secolo), dedicato appunto al santo patrono (9 ottobre), venne poi completamente ristrutturato nell’Ottocento, con motivi stilistici ispirati al Canova.

Tra viuzze, archi e scalinate, sullo sfondo dell’irripetibile paesaggio umbro, l’età del medioevo rivive nei riti, nelle sagre, nei ritmi lenti della vita: San Gemini è “città slow“. La centrale Piazza di San Francesco, che collega i quartieri rinascimentali all’alta Rocca più antica, comprende la Chiesa di San Francesco (portale e interno gotico), e il settecentesco Palazzo Comunale.

Da visitare, tra le tante bellezze: la chiesa di S. Nicolò, splendida testimonianza del romanico umbro, il tempio medievale dedicato a San Giovanni, la settecentesca Porta Romana, l’imponente Palazzo Vecchio (XII-XIII secolo), già sede del Capitano del Popolo. Icona dell’età dei Comuni è la campana di Mastro Matteo da Orvieto (1318), che chiamava a raccolta i cittadini nelle occasioni pubbliche. Da segnalare anche i resti di Carsulae, altro centro abitato poco lontano risalente all’età romana..

L’evento di massima attrazione è la Giostra dell’Arme, spettacolare e popolarissima manifestazione in costume che precede la festa del santo patrono e culmina nell’accesa disfida tra gli armigeri della Rocca e quelli della Piazza. Mentre una struttura moderna di speciale interesse didattico è data dallo spazio espositivo del Geolab, laboratorio ideato da Piero Angela e dedicato specialmente ai ragazzi: dove il pubblico giovanile è coinvolto in tecnologie interattive per la divulgazione scientifica relative al nostro pianeta e alla storia dell’Umbria.

GLC



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