Borghi d’Umbria – Panicale e il delicato pennello del Perugino


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PANICALEPanicale (Perugia – Italia) è un magnifico borgo medievale di 5700 abitanti arroccato sulla sommità di una collina, strategicamente strutturato in tre livelli a cerchi concentrici. Si tratta di un ingegnoso schema architettonico di difesa che ha consentito alla rocca di resistere nei secoli agli innumerevoli assedi, quando la posizione di questo centro – vicino al lago Trasimeno, alla Toscana e quindi a città importanti e ricche come Roma, Firenze, Siena, Arezzo, Assisi, Gubbio, Orvieto, Perugia stessa – era cruciale militarmente. Oggi lo è turisticamente: infatti dal costone nord della collina si può godere di una prospettiva straordinariamente panoramica e ampia, dalle dolci colline del Senese fino alle più aspre montagne dell’Appennino umbro-marchigiano.
La quieta bellezza di Panicale è nel suo clima mite e pulito, nei suoi inestimabili patrimoni di cultura e arte, nello stesso fascino storico delle mura già strenuamente difese dall’eroe del luogo, quel Boldrino da Panicale condottiero e capitano di ventura, che nel 1378 liberò Perugia, di cui Panicale è avamposto, dal tenace assedio dei Bretoni. PANICALE2
L’economia del territorio è prevalentemente agricola: olio, asparagi, funghi, vigneti. Tutti elementi alla base dell’ ottima cucina locale. A questi prodotti sono per lo più legate frequenti sagre popolari, come quella dell’uva, celebrata con i festosi carri allegorici dei vari rioni. L’attività artigianale più curata è il ricamo a mano del tulle.
Nei secoli Panicale è stata etrusca, romana, libero comune, poi annessa allo Stato Pontificio e infine italiana. Innumerevoli e mirabili le strutture architettoniche, laiche e religiose. Nel punto più alto del borgo troviamo il Palazzo del Podestà del XIV secolo in stile lombardo-gotico, da dove si apre uno spettacolare panorama sul lago Trasimeno e la campagna umbro- toscana. Maestosa è la Collegiata di San Michele Arcangelo, di origine longobarda e poi ristrutturata in età barocca. Racchiude la Natività di Giovan Battista Caporali, e l’Annunciazione di Masolino da Panicale, maestro del Masaccio. Notevoli anche le chiese di Sant’Agostino (XVI secolo), di Santa Lucia (XVII sec,) e della Madonna della Sbarra (XV-XVII sec.).panicale3
Ma il più prezioso capolavoro racchiuso nel piccolo borgo umbro è l’affresco del Perugino (1505) che raffigura il martirio di San Sebastiano, sulla parete di fondo dell’oratorio dell’omonima chiesa.. Una composizione grandiosa, armonicamente strutturata e prodigiosamente incruenta malgrado il tema, dove il dramma del martirio si sublima nella serafica fede del santo, nella benevolenza divina e nella delicata pennellata del Maestro.

GLC



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