D’incanto: torna il Festival dei Castelli Doc VII edizione


Add to Flipboard Magazine.

castello-di-pralormo-torino-586x384Italia. Due weekend ricchi di emozioni dal 12 settembre al 21 settembre 2014, in alcuni fra i più suggestivi castelli di Langhe e Roero.

Dopo la preview che ha visto protagonista il Castello dei Conti Roero con il gruppo di rievocazione storica “Compagnia dell’Artiglio del Drago” in occasione dell’Evento Tricolore, ora si entra nel vivo  della VII edizione di “D’incanto”, il festival dei castelli di Langhe e Roero, organizzato dal Comitato per la valorizzazione dei castelli di Langhe e Roero – Castelli Doc, in collaborazione con Turismo in Langa, i Comuni, i Castelli soci e Assemblea Teatro.

 

Il Festival “D’Incanto” si apre al Castello Falletti di Barolo venerdì 12 settembre alle 21 con “L’INAFFERRABILE”,  prosegue al Castello di Govone sabato 13 settembre, alle ore 21, con “L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO”, domenica 14 settembre al Castello di Saliceto con “DOVE VANNO A FINIRE I PALLONCINI”, alle ore 16,30, e poi il weekend successivo, sabato 20 settembre a Mango, alle ore 21, con “TRANSLATED JAZZ FEAT. FILIPPO COSENTINO“, e domenica 21 settembre al Castello di Pralormo con “LA BAMBINA CHE RACCONTAVA I FILM”, alle ore 16,30.

 

“D’incanto” è uno degli appuntamenti fissi delle stagioni teatrali di Langhe e Roero: patrocinato dalla Regione Piemonte, il festival gode del contributo della Fondazione CRC e della Fondazione CRT.

 

D’incanto: i castelli

tornano al centro della scena

La filosofia del Festival è semplice, ma ambiziosa: restituire un ruolo centrale nella vita sociale delle comunità ai castelli, i loro saloni e giardini.

L’ingresso gratuito a tutti gli spettacoli testimonia quest’esigenza, nel tentativo di far “vivere” questi luoghi e metterli al centro della scena.

Valore aggiunto degli spettacoli, naturalmente, le suggestive ambientazioni: attori e musicisti si muovono sullo scenario di castelli arrampicati sulla cima delle colline, sfruttando come scenografie i morbidi panorami collinari di Langhe e Roero.

 

L’edizione 2014

Il Festival “D’Incanto” si apre al Castello Falletti di Barolo venerdì 12 settembre alle 21 con “L’INAFFERRABILE. IN BICI CON BARTALI E IN MOTO CON LULU – storie dai giorni della resistenza”, di Assemblea Teatro. Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, nel settembre 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto fondato nel 1953, un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.

Bartali, oltre ad essere un campione delle due ruote, si distinse in quegli anni per il coraggio con cui collaborò per salvare dalla deportazione diverse famiglie per un totale di oltre 800 persone.

Sulle colline del cuneese ha abitato i giorni della resistenza Luis Chabas, un partigiano di origini francesi, conosciuto da tutti col nome di battaglia di Lulù.

Di piccola statura, bellissimo, è stato amato da tutte le ragazze di Langa.

Straordinario nei suoi travestimenti, beffava fascisti e nazisti a tutti i posti di blocco.

Si parla di Lulù, un partigiano francese in terra di Langa, inafferrabile nei suoi travestimenti e di Bartali, il grande Gino, il campione che non volle essere eroe e mai narrò in vita dei tanti ebrei da lui salvati dai campi di sterminio nazisti.

Inafferrabile la sua bicicletta in corsa, carica di documenti, soldi e informazioni.

Può uno spettacolo sulla “resistenza” far ridere e sorridere?

Il Castello di Barolo ospita il Museo del Vino che sarà visitabile  dalle 10.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) previo  ticket d’ingresso.

 

Al Castello di Govone sabato 13 settembre, alle ore 21, si andrà in scena con “L’ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO”, spettacolo per la regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro, con Giovanni Boni, Marco Pejrolo e Paolo Sicco.

Quattrocento anni or sono, nel 1600, Giordano Bruno, filosofo di fama europea, venne arso come eretico. Per quasi tre secoli la sua memoria appartenne a pochi, fino all’Ottocento, quando fu riscoperto dall’Italia risorgimentale e trasformato in un martire. La libera rielaborazione di Assemblea Teatro si avvale tanto dei costituti, vale a dire degli atti del processo, che di ciò che Bruno stesso disse nelle sue opere, che della potente suggestione che la sua vicenda ha messo in moto nell’immaginario di studiosi che nei percorsi di Bruno si sono identificati e riconosciuti. Il processo di Bruno si chiude con un rogo, un rogo che punisce reati che in linguaggio odierno possiamo definire di opinione cioè le espressioni, le idee, i pensieri diversi o contrari da quelli ammessi dall’ortodossia. Esso ci appare quindi come la quintessenza stessa dell’intolleranza, di cui sentiamo sovente rifiorire la forza e la devastante follia.

Il Castello di Govone sarà visitabile la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 previo  ticket d’ingresso, oppure il sabato per gruppi di almeno 20 persone su richiesta.

 

La domenica 14 settembre sarà per tutta la famiglia: il Castello di Saliceto ospita “DOVE VANNO A FINIRE I PALLONCINI”, alle ore 16,30, un testo di Renzo Sicco per la regia di Giovanni Boni e con le canzoni di Renato Rascel. I palloncini sono quelli che «sfuggono di mano ai bambini», come cantava Renato Rascel in una delle sue più poetiche canzoni dedicate al mondo dell’infanzia. Attore di teatro ma anche di tv e cinema, comico, cantautore e ballerino, Rascel è un grande uomo di spettacolo, salito alla ribalta nell’Italia degli Anni Cinquanta e Sessanta. I suoi testi dedicati ai più piccoli sono di una profondità preziosa: raccolgono giochi di parole, messaggi educativi mai dogmatici, in un divertissement che non è mai fine a se stesso. Va sempre oltre. Un arrangiamento moderno per brani che appartengono all’epoca dei nonni di oggi. Un fil rouge nei testi di Assemblea Teatro in grado di legare tra loro elementi che non erano pensati in origine come parte di un unico spettacolo.  Il risultato è un delizioso musical a misura di bambino e ad uso e consumo di adulti in astinenza da poesia.

Il Castello di Saliceto sarà visitabile alle 15,00 (durata 1 ora e mezza) previo  ticket d’ingresso (e poi alle 16,30).

 

Si prosegue il weekend successivo, sabato 20 settembre a Mango, alle ore 21, con “TRANSLATED JAZZ FEAT. FILIPPO COSENTINO“, il song book travestito: un concerto, un travestimento, un sound originale.

Jazz trio dal sound originale e non comune nel mondo della musica jazz, ai poderosi groove ritmici di Gaia alla batteria e agli “a solo” lirici di Bergese, sassofono, si affianca la splendida chitarra solista di Cosentino, emergente di spicco della chitarra jazz nazionale e internazionale, grazie alla collaborazioni con Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Michael Rosen, Andrea Marcelli, Paolo Porta ma anche Paola Turci, Francesco Tricarico e Mauro Ermanno Giovanardi.

In concerto alcuni brani tratti dal repertorio mainstream con particolare attenzione all’epoca moderna del jazz (Corea, Hanckook, Shorter, etc) e brani tratti dai dischi di successo di Filippo Cosentino “Lanes” e “Human being”.

Il Castello si Mango ospita l’Enoteca Regionale del Moscato aperta dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

 

Si chiude l’edizione 2014 domenica 21 settembre a Pralormo, alle ore 16,30, con “LA BAMBINA CHE RACCONTAVA I FILM” di Assemblea Teatro. Hernan Rivera Letelier, scrittore, con il suo “La bambina che raccontava i film” ci offre una storia di straordinaria intensità. Maria Margarita ha un dono, quello del raccontare, e la sua vita si snoda attraverso parole che riportano alle miniere di salnitro come agli anni delle grandi star del cinema (da Marilyn Monroe a José Alfredo Jiménez, re della musica e del cinema messicano). Protagonista un’umanità variopinta, povera, ma mai arresa. Una sola sala per le pellicole e un unico bazar: questo è il paese. Ma in casa di Margarita non ci sono neppure i soldi per vedere gli spettacoli. Così tra la durezza del quotidiano e l’immaginario dei film ecco nascere il mito della “bambina che raccontava storie” … almeno fino all’arrivo in paese di una nuova “scatola magica”.

Questo testo emozionante, adatto a tutta la famiglia, è un vero e proprio atto d’amore verso l’arte antica del raccontare, e dell’ascoltare.

Il Castello si Pralormo sarà visitabile dalle 10 alle 18 previo ticket d’ingresso.



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati