Letto per voi : Chimica Quotidiana


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chimica quotidianaVentiquattro ore nella vita di un uomo qualunque per rendersi conto quanto la chimica sia presente nell’esistenza di ciascuno, sin da quando apriamo gli occhi al mattino. Confesso di aver amato molto ‘La falsa scienza’ del professor Fuso ma questo nuovo saggio mi ha lasciata un po’ perplessa: primo, non ho capito il pubblico a cui si rivolge. Non quello dei ragazzi per la sua complessità, non a quello della gente comune perché da per scontate una serie di nozioni, allora per chi ne sa già qualcosa e allora l’applicazione semplicistica alla vita quotidiana diventa forse scontata. Questa la prima fonte di sconcerto. La seconda attiene al contenuto. Tutto il libro è un inno alla chimica, alla sua utilità. Mai un dubbio, mai un’ombra: a mio parere risulta troppo di parte, troppo sbilanciato verso una posizione. Se un alieno scendesse sulla Terra e sapesse leggere, sarebbe portato a pensare che la chimica sia solo buona. Mentre da giornalista scientifico, l’assunto sarebbe stato più corretto se avesse sostenuto che la chimica può essere buona o cattiva a seconda dell’uso che se ne fa.

Certo è una industria utilissima della quale ormai non potremmo fare a meno ma non ha sempre prodotto effetti positivi. L’elenco dei soli danni ambientali riempie pagine e pagine: dall’amianto (prodotto dal 1906) ai danni ambientali del polo petrolchimico di Siracusa, dall’ACNA (gruppo Enichem) per  decenni riversa nell’ambiente anidride solforosa, benzene e fenoli agli effetti dell’Italsider di Taranto anche sulla salute umana con un rateo di tumori superiore a quello nazionale. E facendo un giro sugli scaffali ecco una serie di materiali chimici che solo di recente vengono vietati perché dannosi per la salute umana: gli ftalati nei biberon, nei ciucci e nei giocattoli per i bambini, il BPA, il PVC (da distinguere a seconda del peso molecolare) ormai vietato nei contenitori destinati agli alimenti. Sino ai conservanti tossici rinvenuti nei tessuti che vengono dall’Asia. Perché allora in decine di pagine nessuna menzione ai limiti della chimica?

L’autore certo scrive bene e quindi percorre queste 24 ore in maniera intelligente e coinvolgente, partendo dalla sveglia al quarzo che dal comodino ci intima che è arrivata l’ora di alzarsi, al meccanismo chimico che sottende al delizioso profumo scaturito dal latte tostato. Segue descrizione del funzionamento dello shampoo (ma come fa a levare lo sporco? Lo scoprirete qui) e della schiuma da barba, quella meravigliosa mousse piena di aria miscelata ad altre sostanze. Anche qui poche menzioni a ciò che ha reso i prodotti per l’igiene e la cura del corpo così economici ma non sempre EcoDermoCompatibili: petrolati, vaseline, siliconi, profumi, metalli e molto altro che rende i prodotti performanti ed economici ma non sempre ottimali per il delicato ecosistema cutaneo.

In macchina ci dirà come funziona l’airbag e poi le pile elettriche e ci rivela che un inceneritore come quello di Acerra produce diossina come dieci motorini anche se allora non si comprende come mai nessuno voglia gli inceneritori sotto casa. E infine, la mia parte preferita, come funzionano le bolle di sapone e la ricetta perfetta per riprodurre la formula per avere bolle perfette (io sbagliavo sempre la quantità di sapone). Insomma se avete un interesse specifico e delle curiosità il libro è interessante anche se non facilissimo ma abbiamo bisogno anche di conoscere i limiti della chimica e di aumentare la conoscenza della ‘green chemistry’ ossia la chimica amica dell’ambiente e degli esseri viventi. Il prossimo libro lo scrive su questo argomento Professore?

Johanna Rossi Mason

 

Scheda del libro

Autore: Silvano Fuso

Titolo: Chimica Quotidiana

Editore: Carocci

Euro 19,00



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