Acqua e freddo alleati di bellezza, per trasformare la ritenzione idrica in un ricordo


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ritenzione idricaCon l’arrivo di novembre le temperature si sono definitivamente abbassate, le giornate sono più corte e spesso capita di avere voglia di cibi dolci. Questi, in effetti, hanno effetti benefici sull’umore, che in questa stagione spesso è altalenante; ma non fanno altrettanto bene al nostro corpo, perché – come ben sappiamo – tendono a far ingrassare. Il freddo, però, porta anche una buona notizia: le temperature basse, abbinate ad uno sano stile di vita, favoriscono lo smaltimento della ritenzione idrica.

Agendo col freddo è più facile eliminare sia il grasso sottocutaneo che l’antiestetica pelle a buccia d’arancia”, ci spiega la Dott.ssa Ester Giaquinto, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino  e Medico specialista in scienza dell’alimentazione. “Il freddo, infatti, aiuta a riattivare la microcircolazione cutanea e a tonificare la pelle. Le soluzioni che adottiamo tutto l’anno per contrastare la cellulite, in questo periodo dell’anno risultano quindi proporzionalmente più efficaci”.

La ritenzione idrica è dovuta principalmente a due cause: cattive abitudini in fatto di alimentazione e sedentarietà da un lato, problemi di circolazione dall’altro. “Nel primo caso, è indispensabile adottare una dieta bilanciata e ridurre l’apporto di sale, limitare gli alcolici e fare esercizio – anche leggero – con regolarità. Se all’origine c’è, invece, un problema di circolazione venosa si può puntare oltre che sulla corretta alimentazione e attività fisica, sull’eventuale utilizzo di calze elastiche”, continua la Dott.ssa Giaquinto.

Ma esiste un’alleata di bellezza che, senza controindicazioni, ci può aiutare a combattere questo fastidioso inestetismo. È l’acqua, che non apporta calorie e ha una fondamentale azione drenante. Tuttavia, non tutte le acque hanno gli stessi benefici: “quelle oligominerali o mediamente mineralizzate, oltre al rapido assorbimento gastrico, hanno il pregio di depurare le vie urinarie ed epatiche, favorendo l’eliminazione dell’acido urico. Le acque ricche di magnesio (cioè con una concentrazione superiore a 50 mg/L), sono particolarmente indicate per aiutare la circolazione sanguigna a livello capillare e contribuiscono all’eliminazione dell’acido lattico responsabile della ritenzione idrica”, afferma la Dott.ssa Giaquinto.

Ad una corretta idratazione e scelta attenta del tipo di acqua da bere, va abbinata una dieta adeguata. Non significa mangiare poco, ma mangiare bene, scegliendo con cura gli ingredienti e i tipi di cottura: “il sodio, contenuto prevalentemente nel sale, è il nemico numero uno, perché trattiene acqua all’interno dei tessuti. Quando siete ai fornelli, cercate di ridurre il consumo di sale, ma anche di dadi e salse, e preferite invece gli aromi naturali come aglio, timo, basilico, rosmarino, e via dicendo”, ci spiega la Dottoressa.

Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti, prediligete cotture semplici, come vapore o griglia, che richiedono l’uso di pochi condimenti ed evitano la dispersione di sostanze aromatiche e nutritive.  “Optate per gli alimenti freschi, ricchi di vitamine e sali minerali ad alto contenuto di fibra (sostanza che facilita la digestione e combatte la stitichezza), sostanze antiossidanti, vitamina C ed E. Fondamentale il potassio, capace di combattere l’accumulo di sodio, che troviamo in abbondanza in piselli, patate, lenticchie, cipolla. Via ibera a frutta e verdura, che sono ricche di acqua, saziano presto e sono povere di grassi. Mangiate crude o centrifugate, vi aiuteranno ad introdurre nell’organismo i nutrienti alleati e contribuiranno alla vostra idratazione”, conclude la Dott.ssa Giaquinto.

La raccomandazione finale è di rispettare la regola degli otto bicchieri di acqua al giorno: anche se col freddo cala la sensazione della sete, non cambia il bisogno di acqua del nostro corpo. Portiamo sempre con noi una bottiglietta di acqua minerale, per prenderci cura di noi ovunque ci troviamo.



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