Le interviste impossibili. Incontro con l’Ammiraglio Etrusco Vel Kaikna


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ammItalia. Chi era l’ammiraglio Vel Kaikna? Come mai fu sepolto a Bologna? E perchè sulla sua stele funeraria campeggia una nave da guerra con marinai armati di tutto punto?  A questa e altre domande risponde l’intervista impossibile all’Ammiraglio Etrusco Vel Kaikna in programma domenica 26 aprile 2015 alle ore 17, al Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (BO).

La rappresentazione, introdotta da Silvia Romagnoli, è preceduta alle ore 16 da una visita al museo condotta dal vicedirettore Tiziano Trocchi e incentrata sulle tematiche dei commerci via mare.

Membro di un’importante famiglia di Felsina, Vel Kaikna era probabilmente un ammiraglio o un navarca: lo indizia la sua stele funeraria esposta nel Museo Civico Archeologico di Bologna, sulla quale si staglia un’imponente nave da guerra etrusca.

Grazie alla collaborazione con il Gruppo Archeologico Bolognese, di cui fanno parte l’autore e gli attori, viene “messa in scena” l’intervista impossibile a questo importante personaggio etrusco che la raffigurazione funebre collega alla città di Spina e al suo porto.

La stele funeraria di Vel Kaikna è eccezionale sia per le dimensioni (è alta m. 2,42) che per la raffigurazione che presenta sul lato principale. Vi è infatti scolpita l’immagine di una grande nave etrusca da guerra che naviga in mare. A poppa il timoniere regge il timone, seguono due timonieri con corazza e una figura con mantello; dalla chiglia sbucano sette remi, anche se sono solo tre i rematori di cui si vedono le teste.

Probabilmente la scena si riferisce all’attività esercitata dal defunto, del quale si conosce il nome grazie all’iscrizione incisa sul retro della stele: “[io sono] la tomba di Vel Kaikna”. E’ stato ipotizzato che questo personaggio bolognese rivestisse la carica di comandante di una flotta etrusca sull’Adriatico, preposta alla difesa delle rotte commerciali da e per la Grecia che facevano capo al porto di Spina.

Il lato posteriore della stele è suddiviso in quattro fasce figurate, che presentano nel registro superiore il viaggio su carro del defunto nell’aldilà e in quelli inferiori scene di solenni giochi sportivi celebrati in onore del defunto stesso, alla presenza di personaggi pubblici eminenti.

La stele, in arenaria, risale alla seconda metà del V secolo a.C. ed è stata rinvenuta a Bologna nella Necropoli dei Giardini Margherita.



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