La moda ritrovata, gli abiti-tesori della contessa Greffulhe al Palais Galliera

Parigi. Per la prima volta, il Palais Galliera dal 7 novembre 2015 al 20 marzo 2016,  espone il guardaroba d’eccezione della contessa Greffulhe, nata Élisabeth de Caraman-Chimay (1860-1952).

Cugina di Robert de Montesquiou, passata ai posteri sotto la piuma di Marcel Proust in “Alla ricerca del tempo perduto”, la contessa presta i suoi tratti alla duchessa di Guermantes.

La divina contessa visse la fine del Secondo Impero, due Repubbliche, due guerre mondiali, conobbe la Belle Époque, gli Anni folli e regnò su Gotha per mezzo secolo.

La sua influenza si manifesta dopo il suo matrimonio con il fortunato conte Henry Greffulhe.

La donna più bella di Parigi, sia nell’aspetto che nello spirito, fa salotto nel suo palazzo privato in rue d’Astorg, riceve al castello di Bois-Boudran e nella sua villa di Dieppe.

Prima del tempo, inventa il fundraising: fonda la Società delle grandi audizioni musicali e trasforma le opere in relazioni pubbliche pragmatiche, raccoglie fondi dalla produzione di spettacoli, dalla promozione di Tristano ed Isotta, Il Crepuscolo degli dei a Wagner, i Balletti Russi di Diaghilev, Isadora Duncan.

Tra le sue tante battaglie, la contessa sostiene il capitano Dreyfus, Léon Blum, il Fronte popolare, la Repubblica, si appassiona per le scienze – Marie Curie e l’Istituto del Radio, Édouard Branly e le sue ricerche.

Eleganza fatta donna, esuberante nell’abbigliamento, la contessa Greffulhe mette in scena le proprie apparizioni, sa rendersi rara, sfuggente e incomparabilmente affascinante nei suoi abiti di tulle, garza, mussola e piume, i suoi kimono, i suoi soprabiti di velluto, i motivi orientali, le tonalità dorate, d’argento, rosa e verde.

Il Palais Galliera presenta una cinquantina di modelli firmati Worth, Fortuny, Babani, Lanvin… cappotti, abiti da casa, vestiti da giorno e da sera…