Firenze – Martedì 3 maggio 2016 alle 16.30 nella Sala delle Adunanze dell’Accademia delle Arti del Disegno sarà presentato il lungo e articolato restauro delle due grandi tele di Giovanni Balducci (1560-1631) prezioso documento pittorico rimastoci dell’arredo effimero degli imponenti apparati nuziali tra il principe ereditario granducale Ferdinando de’ Medici, poi Ferdinando I come sovrano della Toscana, e la principessa Cristina di Lorena avvenute nel 1589 e che fecero cambiare aspetto, almeno per qualche tempo, alla severa cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Le due tele col Cristo che cade sotto la Croce e il Compianto sul Cristo deposto furono rimosse da Gaetano Baccani negli anni quaranta dell’Ottocento e, a lungo tenute arrotolate, al momento del ritiro per farle sottoporre a restauro, si presentarono gravemente danneggiate dall’umidità e dalle precarie condizioni dell’ambiente, con vaste perdite della superficie dipinta dovute ai vari spostamenti e alla fragile natura della materia: una tempera a caseina di vacca su tela.
Affidate dall’Opera allo Studio Granchi, sono state oggetto di un lungo e minuzioso restauro, durato oltre due anni e che verrà illustrato nel corso della presentazione alla quale interverranno il presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno Cristina Acidini già soprintendente del Polo Museale e profonda studiosa dei cicli pittorici della cupola di S. Maria del Fiore, Mons. Timothy Verdon direttore del Nuovo Museo dell’Opera del Duomo di cui ha promosso e seguito il nuovo spettacolare allestimento, Bruno Santi già soprintendente dell’Opificio e attuale consigliere per i restauri dell’Opera, Maria Matilde Simari storica dell’Arte delle Gallerie degli Uffizi e responsabile per la soprintendenza del complesso del Duomo, Beatrice Agostini architetto dell’Opera di Santa Maria del Fiore che ha seguito tutti i restauri per il nuovo museo e Andrea e Giacomo Granchi dello Studio Granchi Restauri che illustreranno attraverso immagini il lungo intervento condiviso dalla commissione dell’Opera e dall’alta sorveglianza da parte della soprintendenza, e che ha previsto anche alcune metodologie inedite messe in atto nel corso dei lavori e volte specificamente alle condizioni delle due tele.

La loro collocazione nel Museo dell’Opera del Duomo, che ha conosciuto un pressoché completo riordinamento e riallestimento, è stata opportunamente individuata nella zona detta “Galleria dei Modelli”, che ospita le proposte per la facciata del duomo realizzate in legno da vari autori dalla fine del Cinquecento, dopo la data del 1587, anno in cui fu demolita la parte della facciata arnolfiana.

La presentazione si concluderà con un omaggio musicale da parte dei Musici della Cappella dei Pittori – Giacomo Granchi e Simone Butini violino barocco, Laura Gorkoff violoncello – con sonate da chiesa a tre di autori del XVII secolo.

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