‘Extraordinary Visions’ al Maxxi


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Fontana_basilicataLandscape_Italy1978Roma –  Foto di paesaggi bellissimi ma compromessi dal degrado. Spazi urbani, periferie abusate, luoghi del potere politico. Scatti che ritraggono le nostre città ma anche esempi d’architetture d’autore. In tutto 150 immagini, firmate da 40 maestri della fotografia, tra cui Letizia Battaglia, Gabriele Basilico e Ferdinando Scianna, per raccontare l’Italia nelle sue molteplici sfaccettature. Si tratta di ‘Extrardinary Visions. L’Italia ci guarda’, la mostra che potrà essere visitata fino al 23 ottobre.  Ad accompagnare ‘Extrardinary Visions’, c’è anche ‘Benvenuto! Sislej Xhafa’, una grande retrospettiva dedicata all’artista kosovaro classe 1970, che potrà essere visitata fino al 2 ottobre.

La mostra comprende circa 30 opere che abbracciano tutto l’arco della sua produzione dagli anni Novanta fino ad oggi, restituendo le sfaccettature della sua produzione artistica, che trae ispirazione dalle contraddizioni della realtà contemporanea. L’esposizione prende il titolo dalla grande installazione realizzata dall’artista nel 2000, nell’ambito del progetto ‘Arte all’Arte’ sulle colline di Casole d’Elsa nel senese.

‘Extrardinary Visions. L’Italia ci guarda’, spiega Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, “accosta luoghi diversi, templi sacri e profani, bellezze, ma anche degrado, solidarietà: un’Italia bella e una da ricostruire. E’ un grande progetto, gran parte delle fotografie esposte fa parte della nostra collezione. E’ quindi anche una restituzione del lavoro faticoso e lungo che stiamo facendo per arricchire la collezione nazionale dello Stato”.

La mostra è anche arricchita dal progetto ‘Corpo di reato’ di Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo, composto da 35 fotografie di piccolo formato, ed è sostenuta tra l’altro da Bnl Gruppo Bnp Paribas. Nella sezione ‘Paesaggi Italiani’ c’è anche Silvia Camporesi, vincitrice quest’anno del ‘Premio BNL Gruppo BNP Paribas’ al ‘Mia photo fair’ (Milano 28 aprile-2 maggio).

La seconda esposizione, firmata da Xhafa, e curata dal direttore artistico del Maxxi, Hou Hanru e da Luigia Lonardelli, si sofferma “sui temi di questo tempo” ovvero quelli “dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’identità. Hanru ci ha introdotto – dice Melandri – nel suo universo dicendoci che è un illusionista capace di trasformare anche le banalità del quotidiano in opere di straordinaria bellezza. L’opera la ‘Casa senza artista’ sarà donata al museo dall’artista e dalla Galleria Continua”.

Il 24 giugno, infine, un’opera di Xhafa sarà esposta davanti al Colosseo, nell’ambito della mostra ‘Par tibi, Roma, nihil’. Un’esposizione che rientra nel progetto ‘Patrimonio storico e creazione contemporanea’, promosso dalla soprintendenza speciale per il Colosseo e l’Area archeologica centrale insieme alla Fondazione Romaeuropa, grazie al quale gli artisti espongono le loro creazioni negli scenari più suggestivi dell’area archeologica di Roma.

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