Il Risveglio, ottava edizione di Orticolario


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Dal 30 settembre al 2 ottobre 2016 si terrà l’ottava edizione di Orticolario, l’evento dedicato alla passione per il giardino e alle sue capacità di …trasmettere emozioni… esprimendo bellezza ed eleganza.  A Villa Erba (Cernobbio, Lago di Como), ci si farà guidare dal sesto senso. Titolo di quest’anno: “Il risveglio”.

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Cernobbio (Como) –  Esiste un senso profondo in ogni uomo, che vive e si espande oltre la percezione dei fenomeni fisici, grazie al quale si sente la forza vitale della natura, che circonda, ispira e coinvolge, seduce e regala piacere. E’ il sesto senso: la magia che risveglia le emozioni e invita ad ascoltarle, che conduce verso un dialogo fra uomo e natura, alla scoperta di nuovi linguaggi, per una maggior consapevolezza verso ciò che il mondo vegetale è e rappresenta.

 

IL FIORE

Il fiore di questa ottava edizione è l’Anemone, il fiore del vento. Il nome generico Anemone venne usato per la prima volta da Teofrasto, filosofo e botanico greco, e deriva dal greco ánemos (άνεμος), vento. Anche Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, racconta che l’etimologia del nome sia da attribuire al vento: “il fiore si apre solo quando soffia il vento, e da questa peculiarità la pianta ha preso il nome”.

Il genere Anemone comprende oltre 120 specie erbacee, perenni, con radici rizomatose, tuberose, quasi tutte rustiche. A seconda delle specie, l’anemone si può coltivare in giardino o in vaso, anche come fiore da recidere. Le specie si dividono generalmente in tre gruppi, in relazione al periodo di fioritura: fine inverno/primavera, primavera/inizio estate, fine estate/autunno.

Oltre venti le varietà autunnali di Anemone selezionate e accudite dai Vivai Priola (Treviso) per le aiuole del Parco a Orticolario 2016.

 

IL PREMIO “PER UN GIARDINAGGIO EVOLUTO”

Il premio quest’anno verrà consegnato al paesaggista spagnolo Fernando Caruncho “Per l’armonia che sa infondere ai suoi progetti di paesaggio, nei contesti più diversi, trovando sempre stimolanti punti di contatto fra filosofia e arte dei giardini, storia e botanica, cultura e natura”.

Il premio è realizzato da iFlame in collaborazione con HortensiaGardenDesigners.

 

NEL PADIGLIONE CENTRALE: “KOSMOS” DI VITTORIO PERETTO

Il cerchio. Simbolo della totalità, del tutto, del cosmo. Il vetro si sgretola e si trasforma in nuova materia, dove la natura vive e riconquista lo spazio. Tra geometrie, luce e visioni nasce un paesaggio onirico e contemporaneo, in cui l’intreccio fra risorsa e vita non ha fine: per riVedere l’essenza di tutto ciò che è intorno a noi. Da un tappeto erboso nascono isole di perenni, in cui i volumi delle chiome e le trame delle foglie giocano e si perdono tra il luccicar del vetro.

E poi le felci, arcaiche e contemporanee, che si contendono lo spazio con gli anemoni fra le radici di grandi betulle, gli antichi alberi sacri che dall’alto osservano. Lo spazio è punteggiato da specchi “alati” che riflettono il paesaggio e catturano lo sguardo: una simbologia profonda che conduce alla conoscenza di sé e alla metamorfosi.

 

 

LE INSTALLAZIONI NELLE ALI

Ala Lario

Lungo “Il bosco di camelie” la Camellia japonica, dai fiori addormentati nel periodo autunnale, si rivela in un intreccio di tronchi lunghi e sinuosi. Sono le piante a cui Vanessa Diffenbaugh, nel suo “Il linguaggio segreto dei fiori”, conferisce il messaggio il mio destino è nelle tue mani, che ispira un pensiero per andare oltre il significato di un omaggio floreale: l’importanza della cura e del rispetto da parte dell’uomo verso il mondo vegetale.

Nella Serra Platani (Ala Lario) grandi azalee a sfera appaiono “prigioniere” della forma geometrica, ma in realtà raccontano la stessa storia: la passione di un giardiniere per le sue piante.

Tra le azalee… “Rolo” di Internoitaliano (Milano): la seduta progettata dal designer Giulio Iacchetti che reinterpreta la classica sedia da regista, trasformandola in poltrona-rifugio. Con le piante di Compagnia del Lago Maggiore (Verbania Fondotoce – Vb).

Ala Cernobbio

Si entra nella grande installazione “Boschiglio Intricante” dell’illustratore veneto Lino Stefani: una porta di passaggio verso un mondo onirico, popolato da creature in una natura primordiale e indomita. La magia è l’essenza che si fa tratto, mentre il percorso si trasforma: prima realistico, poi fantastico ed infine mondo umano e mondo vegetale, uno davanti all’altro, si vedono e….

In collaborazione con Mantero Seta (Como).

Ala Regina

La “Via della seta” rende omaggio alla preziosa fibra naturale con alberi di Morus alba ‘Tortuosa’ di Nespoli Vivai (Carugo – Co), dai caratteristici rami contorti, che mostrano le loro curve completamente “spogliati” delle foglie, alternandosi alle folte chiome di esemplari più pudici.

 

LA COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE DI GIARDINAGGIO

Le installazioni nelle Ali del centro espositivo e del Padiglione Centrale sono realizzate in collaborazione con Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio – Co) e con Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura “San Vincenzo” (Albese con Cassano – Co).

 

NEL SENSO DELL’ARTE: QUATTRO ARTISTI PER ORTICOLARIO

Quattro gli artisti che realizzeranno le loro opere a Orticolario 2016.

Lino Stefani, artista e illustratore di Verona, propone il suo “Boschiglio Intricante” in Ala Cernobbio (per la descrizione, vd. sopra, paragrafo “Le installazioni nella Ali”, Ala Cernobbio).

Lorenza Morandotti (Milano) realizza “Toccare l’origine” nel Golfo Platani: l’opera nasce dall’incontro tra la mano dell’artista e un ombelico di pietra chiamato coppella, anonima firma lasciata da un antenato di cinqueseisettemila anni fa su un masso erratico, in Valle Intelvi in provincia di Como. L’artista riconosce in quel vuoto creato intenzionalmente un’assenza che comunica presenza, un mistero che è traccia di una ricerca che va oltre le necessità di sopravvivenza materiale. È immediato il legame con i Punti essenziali, punti in argilla che contengono un vuoto d’oro, che sono da anni presenti nelle sue opere.

Nel Laghetto delle carpe Galp Galleria La Perla (Olgiate Comasco – Co) e Deodato Arte (Milano) presentano l’installazione “Ritorno alle origini” di Artheline, con curiosi ippopotami che si ritrovano nel loro elemento: l’acqua. Grandi e coloratissimi, trasmettono buonumore ed è questo l’obiettivo della coppia Arnaud e Adeline Nazare-Aga (il duo Artheline, designer francese lui e artista filippina lei): regalare felicità a chiunque stia guardando una delle loro opere, realizzate in polvere di marmo e resina, levigate e dipinte a mano nella loro factory a Bangkok. Inoltre, all’interno dell’Ala Lario, un allestimento con un’importante esposizione dell’arte di Arnaud e Adeline Nazare-Aga.

Con “Ancestrale” l’artista poeta e viaggiatore Giovanni Tamburelli (Saluggia – VC) porta sull’acqua e sul prato che abbraccia la Darsena le sue sculture in ferro e in bronzo: grandi ed eleganti zanzare, dalle lunghissime zampe, che invitano ad immaginare il loro sottile ronzio, un suono persistente che, per le antiche culture sciamaniche, aiuta a sintonizzarsi con la vibrazione primordiale dell’Universo. Osservarle e Vederle, per poi chiudere gli occhi e, in modo diverso “mettersi in ascolto”, per una connessione con ciò che ci circonda, esplorando percorsi ancestrali.

 

GLI “SPAZI CREATIVI” NEL PARCO

Passeggiando nel Parco di Villa Erba, i visitatori di Orticolario potranno andare alla scoperta dei Giardini e delle Installazioni selezionati attraverso il Concorso Internazionale “Spazi Creativi” 2016.

Si tratta di spazi originali, giardini vivibili e fruibili contestualizzati all’interno del parco di Villa Erba nel rispetto del paesaggio esistente, ovvero il ‘Genius loci’.

I progetti selezionati concorreranno al premio “La foglia d’oro del Lago di Como”, attualmente esposta e custodita a Villa Carlotta. L’anno scorso è stato vinto dal Giardino “Concluso con tatto” di Roberto Benatti (Giardini Benatti, Cusano Milanino – MI) e di Luca Bonoldi (F.lli Bonoldi, Carate Brianza – MB). Anche il Premio “Giuria Popolare” fu assegnato, lo scorso anno, a “Concluso con tatto”.

 

 

I progetti di questa edizione:

“Il senso di perdersi”

Progetto e realizzazione di Ginkgo Giardini . Torino . ginkgo-giardini.it

Ci si può perdere per errore o per scelta. Perdersi nella natura può essere un modo per vivere in essa un’esperienza nuova, gustarla con tutti i sensi e assaporarne la scoperta. È un giardino raccolto, la nostra interiorità: una distesa di anemoni dove fermarsi e lasciarsi trasportare dal vento, anemos, metafora dell’effimerità dell’esistenza.

Spazio Floema. “Vedere con le orecchie, ascoltare con gli occhi”

Progetto di Enzo . Gifu (Giappone) . enzo-garden.net

Nella filosofia Zen il sesto senso ci permette di parlare alla natura. Percorrendo una passerella di legno fra piante, una fontana ed un braciere, simboli di elementi di purificazione, si accede ad una piattaforma pentagonale, dove, attraverso la meditazione, si può avvertire il sesto senso entrare in consonanza con la natura, vedendo con le orecchie ed ascoltando con gli occhi.

Spazio AM Casali. “Inside Nature”

Progetto di P’ARCNOUVEAU . Milano . parcnouveau.com

La contemporaneità ci chiama ad un rapporto stretto con la natura. L’installazione propone un brano di paesaggio tridimensionale, un’occasione di totale immersione. Avvolti in una forma organica si riscopre la capacità di osservare. Attorno la vegetazione organizzata per orizzonti sovrapposti: omaggio alla struttura storica del paesaggio lacustre lariano.

“Giardini Interiori”

Progetto di Studio Zero . Como designstudiozero.com

Un percorso nel nostro mondo interiore fatto di passaggi in stanze concatenate, in cui risiedono i giardini segreti della nostra anima. Scendendo nell’io profondo le stanze diventano sempre più raccolte e il giardino più primordiale, andando a toccare quel sesto senso che ci guida nel percepire la verità del mondo, della natura e dell’umanità.

“Pioggia”

Progetto e realizzazione di Giardini Benatti . Cusano Milanino (Mi) . giardinibenatti.net

“La pioggia ha un vago segreto di tenerezza (…) e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio” (Garcia Lorca). Un tempio dove uomo e natura si ritrovano riflessi nella stessa acqua. In omaggio a Luchino Visconti e all’arte del cinema: una pioggia cade attraverso i frame di una pellicola cinematografica, che tutto racchiude.

“Il nastro arancio. Al di qua e al di là”

Progetto di Lorenza Figari . Celle Ligure (Sv) . lorenzafigari.it

Attraverso la parete arancio si scorgono piante in controluce, come intuizioni di un’altra realtà. Di qua e di là, si alternano “episodi di giardino” nei toni del viola, il colore dell’intuito.

“Disconnect to Reconnect”

Progetto e realizzazione di Verde Passione . Vedano al Lambro (Mb) . verdepassione.it

Con “Disconnect to Reconnect” Verde Passione presenta il sesto senso, interpretato come il nostro aspetto più intimo, sede delle più sincere emozioni. La sua ricerca inizia con il distacco temporaneo o “disconnessione” dal mondo caotico e virtuale, per trovare rifugio in un luogo naturale e di quiete, nel quale “riconnetterci” con noi stessi.

“Mutazioni”

Progetto e realizzazione di Heidi Bedenknecht-De Felice . Como FB: Heidi Bedenknecht-De Felice

I danni ambientali hanno una rilevante influenza sugli equilibri naturali: eventi che portano spesso ad alterazioni cellulari nel mondo vegetale, con la conseguente e bizzarra mutazione della forma originaria. L’installazione “Mutazioni” invita ad ascoltare il nostro sesto senso per una riflessione sugli effetti che il comportamento dell’uomo ha sulla natura e inevitabilmente su se stesso.

 

La Giuria assegnerà anche altri premi: il Premio “Stampa”, per uno spazio che racconta… comunica… ed emoziona; il Premio “Giardino dell’empatia”, per la qualità delle piante e per la spiccata funzione sociale dell’allestimento; il Premio “Giardino d’artista”, allo spazio in cui convive l’equilibrio fra arte e natura, dove diversi linguaggi trovano efficace sintesi; il Premio “Grandi Giardini Italiani” per lo spazio di luci e forme che comunica tradizione e innovazione; il Premio “Essenza” per la migliore combinazione delle essenze arboree.

 

DESIGN NEL PARCO

“Sofia” (Prato Villa Antica)

Una grande tartaruga in acciaio cor-ten, progettata e realizzata da Francesco Mazzola | iFlame (Capriate San Gervasio – Bg), ideale per arredare un giardino, un parco o una piazza, dal carapace interamente ricoperto da un fitto tappeto di Dymondia margaretae (di BotanicalDryGarden by Mates piante, Orbetello – Gr), particolare tappezzante sudafricana dal fogliame grigio nella parte superiore e argentato nella parte inferiore. “Sofia” invita ad accomodarsi sulle sue grandi zampe, intorno a lei, per comprendere ciò che sta intorno a noi. Per risvegliare e ascoltare il nostro sesto senso.

“Musicalia” (Lungolago)

Un tocco musicale – e più in generale poetico – in un giardino o in un terrazzo, è come un soffio di vita. È un modo per creare Luoghi e per contagiare armonia e bellezza.

Partendo da questo pensiero, Vittorio Peretto | HortensiaGardenDesigners (Milano), da anni, insieme ad abili Artigiani, disegna, mette a punto e colleziona oggetti e arredi ispirati alla Musica, per infondere nuovo spirito ai giardini. È stato decisivo l’incontro con Francesco Mazzola | iFlame (Capriate San Gervasio – Bg), con il quale Peretto dà vita a “Musicalia”: una collezione che si presenta al completo in un’installazione nel Parco, davanti al lago, tra violini, arpe, note, pentagrammi, … Nuove idee, nuovi modelli, nuova musica in giardino.

Con Om green design’ sound, diffusori audio-luminosi alimentati ad energia solare di Avant*Garde (Parma).

 

ORTO SONORO

Nella Piazza del grande prato, un progetto di BotanicalDryGarden by Mates piante (Orbetello – Gr): orto e musica da ascoltare e da guardare, camminando lungo sentieri di vetro luccicante. Perdersi fra ortaggi, fiori e aromi, immersi nel linguaggio universale che accomuna Musica e Botanica. Forme, colori e profumi: con i suoni disegnano un Paesaggio, che tutto contiene, anche l’identità delle persone che è fatta di arte, storia, cultura, natura.

Con gli strumenti musicali in cor-ten di Musicalia di HortensiaGardenDesigners e iFlame. Con il macinato di vetro di Tecno Recuperi (Gerenzano – Va); con gli arredi di Ethimo (Milano . Roma . Torino . Parigi . Cannes); con Om green design’ sound, diffusori audio-luminosi alimentati ad energia solare di Avant*Garde (Parma).

 

OASI DI SOSTA NEL PARCO

Nel Parco i visitatori potranno anche rilassarsi all’ombra del grande Ginkgo biloba davanti al lago, comodamente seduti sulle mitiche Adirondack Chairs (Eltisler di Alessandro Stevanin, Bassano del Grappa  -Vi), troni interamente realizzati a mano con tavole in legno di recupero, immersi in una collezione di melograni (Punica granatum), per la prima volta esposta al pubblico, nata dalla passione di Mauro Di Sorte (Vivaio Giardino Tara, Bolsena – Vt) per queste piante che in autunno regalano frutti straordinari, dalle “magiche” virtù. Allestimento di Anna Flower Designer (Cassano Magnago – Va).

 

IN VILLA ANTICA… “SENSO”

Nel 110° anniversario dalla nascita di Luchino Visconti, Rattiflora (Casnate con Bernate – Co) rende omaggio a questo artista poliedrico: una scenografia visionaria ambientata proprio nella sua dimora.

Tutto è avvolto come in un sogno, da un verde onirico: fiori immaginari e fantastici escono dal giardino per poi arrivare in Villa e osservare ammirati la scena. La Natura invade il salotto visconteo, in un viluppo di rampicanti e di lussureggianti palme.

Tutti i sensi sono coinvolti nella ricerca spasmodica di un senso più alto della Vita, un grande mistero: “percepire e anticipare che… qualcosa sta per accadere”.

E per le scenografie dell’Entrata Visconti e del pontile… sorpresa!

 

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