Vitamina D, carenti 8 italiani su 10


Add to Flipboard Magazine.

La “vitamina del sole” in autunno e in inverno si assume a tavola

tonno_piatto

L’esposizione al sole è il modo più naturale per sintetizzare la Vitamina D durante la bella stagione. Ma con l’autunno e l’inverno alle porte come possiamo continuare ad assumerla? Il Prof. Migliaccio, Presidente onorario della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, suggerisce il di consumare alimenti come il tonno in scatola e più in generale prodotti ittici come il salmone fresco o conservato, essendo questi tra i pochi alimenti ricchi di vitamina D. Oggi in Italia l’80% della popolazione italiana ne è carente ma del resto a questo nutriente non si dovrebbe proprio rinunciare: previene l’osteoporosi ed è importante per il buon funzionamento del sistema immunitario e cardiocircolatorio.

Sono soprattutto bambini e adolescenti, over 55 e donne in menopausa –  l’80% della popolazione italiana –  a essere carenti di vitamina D, con possibili ricadute negative per l’organismo come osteoporosi e disturbi cardiovascolari. Nel Bel Paese, infatti, “la vitamina del sole” è agli stessi livelli da 20 anni e il contributo di vitamina D fornito dalla dieta è inferiore rispetto ad altri paesi europei. Mentre quello dell’esposizione al sole interviene al massimo per il 30%*. Durante i mesi freddi, bisogna quindi seguire una dieta ricca di alimenti che contengono vitamina D, come i prodotti ittici che rappresentano il 38% dell’apporto totale di questo nutriente. Tra tutti, il tonno in scatola, uno degli alimenti più amati dagli italiani (presente nel 94% delle dispense italiane – dati Doxa/ANCIT): con 16microgrammi per 100 g di prodotto è secondo solo alle aringhe, quanto a contenuto di questo prezioso nutriente.

“Il principale ruolo della vitamina D – afferma il Prof. Migliaccio è quello di mantenere un’adeguata mineralizzazione dello scheletro attraverso il controllo delle concentrazioni sieriche del calcio e del fosforo. Ciò consente di raggiungere nella vita adulta il migliore “picco di massa ossea”, cioè l’ottimale mineralizzazione e densità scheletrica per la prevenzione dell’osteoporosi dopo la menopausa o nel periodo senile. Recenti studi hanno inoltre dimostrato anche l’importanza della vitamina D nei processi biologici che intervengono nel potenziamento del sistema immunitario. Infine si ritiene che la vitamina D, abbia un ruolo importante nella prevenzione delle malattie vascolari: ha infatti un ruolo protettivo su tutti i vasi e interviene nei processi biologici che regolano la contrattilità delle arterie.”

 

One Response to Vitamina D, carenti 8 italiani su 10



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati