Giardini delle Esperidi Festival


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Giardini delle Esperidi è un’esperienza, un progetto, una proposta che nasce per prenderci cura dei nostri luoghi, per riscoprire modelli di vita antichi, lenti, alternativi ai ritmi della contemporaneità. Si tratta del primo evento culturale ecosostenibile in Calabria che risponde alla necessità di riqualificazione delle Aree Interne, promuovendo il valore delle attrattive turistiche dei territori della Presila e diffondendo l’idea di turismo responsabile, all’insegna della sostenibilità sociale e ambientale. Il festival, proposto e ospitato dal Comune di Zagarise, vede il coinvolgimento dei Comuni limitrofi di Albi e Magisano che dopo il successo della scorsa edizione hanno entusiasticamente deciso di aderire al progetto, realizzando così uno degli obiettivi di questa iniziativa che vede nella creazione di una filiera culturale, turistica e produttiva una reale possibilità non solo di migliorare la qualità della vita dei residenti, ma soprattutto di attuare una concreta valorizzazione dei luoghi e dei prodotti del territorio, come hanno specificato durante la serata di anteprima l’organizzatrice Maria Faragò insieme a Domenico Gallelli, sindaco di Zagarise, comune proponente. Giardini delle Esperidi valorizza i nostri luoghi a Sud, come espressione di una gestione del tempo in armonia con la natura, risorsa di sviluppo autentica, e con la comunità che partecipa di ogni respiro della vita della propria terra. I Paesi diventano protagonisti di una proposta culturale che nasce da quello che le comunità più profondamente riconoscono come radice. Restituiamo ai paesi che ci hanno nutrito la nostra attenzione, la cura di cui hanno bisogno perché non vada abbandonato quello che di più prezioso possediamo, l’appartenenza: l’identità dei luoghi è la nostra identità, il luogo è il punto da cui proveniamo e quello che raggiungiamo, ma è anche il percorso che stimola esperienza, riflessione, crescita. Un modo per combattere la dispersione del nostro tempo è quello di aggiungere nuove esperienze culturali in posti antichi e non contaminati dal circuito mediatico, luoghi che conosciamo poco e che hanno bisogno di uno sguardo profondo.
Per questo, in un progetto quale Giardini delle Esperidi le comunità raccontano la loro
storia, offrono le loro bellezze fuori dalla comune logica del consumo veloce, si fanno voce autorevole, consiglio antico, ci narrano del viaggio, del ritorno, dell’ospitalità, del valore profondo e sincero di una cultura autentica. L’ambientazione nei luoghi di Zagarise, Magisano e Albi, piccoli centri della Presila Catanzarese, permetterà ai viaggiatori, ai musicisti, agli autori e performer di scoprire la genuinità dei luoghi e dei prodotti che vi nascono. Attraverso parole, libri, racconti, musica, teatro, gastronomia, arte, gli ospiti del panel faranno dei paesi un nuovo centro di scambio di idee, non più un margine ma una risposta alla domanda di cultura e partecipazione da parte delle comunità.
L’idea è dunque quella di una manifestazione, che si svolgerà dal 19 al 23 ottobre, su temi e su prodotti della cultura enogastronomica e ambientale delle aree interne calabresi (cibi, vini, prodotti tipici, dal pane alle ricette tradizionali, dalle essenze all’olio, oro della nostra tavola) associati alla lettura, all’arte visiva, alla poesia, al teatro. Il gruppo di scrittori, attori, artisti si esibirà nelle aree del Parco Nazionale della Sila e nei centri storici di Zagarise, Magisano e Albi, in un progetto culturale itinerante dal nucleo dei paesi alla campagna e alla montagna, per coniugare i temi e gli interessi della paesologia con quelli di un turismo nuovo, alternativo ed ecosostenibile.

Giardini delle Esperidi prevede l’utilizzo di 35 location tra i borghi di Zagarise, Magisano, Albi.
Da Zagarise…
Torre Normanna databile tra il XIII ed il XIV secolo, costituisce memoria del periodo Normanno di Roberto il Guiscardo. Di recente entrata a far parte del “Circuito Regionale dei Castelli Calabresi”, la massiccia torre cilindrica è ciò che rimane di una delle principali fortificazioni normanne.

Chiesa del Rosario in passato veniva denominata chiesa di San Domenico. Le sue origini risalgono al 1400. I primi proprietari furono i Padri Domenicani.

Chiesa di Santa Maria Assunta risale al XV secolo, e più probabilmente all’anno 1425. Si trova all’inizio della strada medievale che taglia in due il centro abitato e dalla quale si dipartono viuzze e vicoli che conservano immutata l’atmosfera originaria. All’interno vi erano numerosi dipinti del nicastrese Francesco Colelli, attualmente le tele sono fruibili all’interno del Museo di Arte Sacra dedicato a Silvestro Frangipane.

Osservatorio panoramico: con cannocchiale posto sulla Torre Normanna.
Parco tematico “Città del West”: con maneggio cavalli, sala ristorazione, allestimento storico.
Museo dell’Olio di Oliva e della Civiltà contadina: ospitato in antico frantoio ristrutturato del centro storico, un passo verso la conoscenza dei prodotti della Sila piccola e la valorizzazione dell’olio, il bene principale della cucina mediterranea.
Museo d’arte sacra “Silvestro Frangipane”: Il museo è ospitato nell’edificio parrocchiale annesso alla Chiesa di Santa Maria Assunta. Raccoglie opere in precedenza conservate nella stessa chiesa e in quella del Convento dei padri domenicani.
Borgo Antico: sito della Zagarise più antica risalente all’anno 1200 circa, oggi oggetto di riqualificazione grazie alla presenza nel sito della Torre normanna e del Palazzo Parisi.
Borgo Paradiso: situato nel centro storico di Zagarise è il primo Ostello Diffuso in Calabria, la prima dimora che Orme nel Parco ha pensato di organizzare e gestire per accogliere turisti e viaggiatori che scelgono la Presila Catanzarese e la Sila Piccola come meta per trascorrere il proprio tempo libero.
Canyon Timpe Rosse: percorso tra rocce di arenaria rossa, la cui colorazione è dovuta al terreno ricco di ferro; le pareti delle rocce assumono forme geometriche variegate. Il canyon è attraversato dal fiume Uria. In questa area naturalistica nidifica il capovaccaio, esemplare della famiglia degli avvoltoi.
Grotta dei briganti: inserita nel circuito turistico legato al Museo dell’Olio, evoca una delle fasi storiche più importanti in Calabria: il brigantaggio. La grotta, rifugio sicuro, è situata alla fine di un sentiero naturale nei pressi del centro abitato. Un antico documento del Ministero della Guerra conferma che in questo luogo, all’epoca del brigantaggio, fu catturata una “mano” (cioè cinque) di pericolosi briganti.

Strada facendo…
Castellaci: antica masseria tipica del latifondo calabrese, oggi sede di un’azienda agrituristica distante 5 km dal mare.
Carrozzino: località montana situata a circa 1000 m s.l.m. che ospita un centro di ambientamento e diffusione del cinghiale; l’area è anche destinata allo studio della coltivazione dei piccoli frutti e del recupero di piante in via d’estinzione.
Cascate del Campanaro: sono costituite da rocce su cui l’acqua scorre tra felci e liane. Si raggiungono presso la SS 109 percorrendo un sentiero intervallato da piccoli gradini. Prima di giungere alla cascata, lungo il sentiero, sono presenti: un pagliaro, tipica costruzione contadina; i resti di un ponte costruito nel XX secolo, bombardato durante la seconda guerra mondiale e ricostruito in seguito da maestranze locali; una cascata a più salti che termina in una pozza naturale; numerose specie di piante, tra cui salici e alberi della manna; tre sorgenti e un “vullu”, cioè una pozza d’acqua.

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…Fino al Parco Nazionale della Sila
Rifugi alpini: posti a 1680 m s.l.m., i rifugi “Leone Grandinetti” sono nati per iniziativa del CAI di Catanzaro, dalla ristrutturazione di due manufatti del 1929 in muratura di pietra tipica della zona. Uno è adibito a zona di accoglienza diurna, mentre l’altro, costituito da due camere, ad ingresso separato e con servizi annessi, è destinato a dormitorio. I due edifici, che ricadono nell’agro del comune di Zagarise, sono posti alla quota di 1611 m s.l.m. e alle pendici del Monte Gariglione (1765 m), nel cuore del Parco Nazionale della Sila, tra boschi di faggio e formazioni di abete bianco.
Laghetto delle Trote: località Tirivolo adatta alla pesca sportiva
Parco acrobatico: “Orme nel Parco” è il primo “Parco Avventura” della Calabria, un parco acrobatico sospeso tra gli alberi di un bosco di faggi, nella Sila Piccola a quota 1700 m s.l.m. In località Tirivolo; trattasi di un parco ecocompatibile che offre attrattive e attività variegate.
Monte Gariglione: la strada principale verso la Sila, a circa 15 Km dal paese, porta al monte Gariglione. Lungo il percorso, nascoste da vegetazione di pini e faggi, si scorgono aree picnic attrezzate con panche e tavolini. Dalla vetta, inoltre, si scorge un panorama che “abbraccia” sia il mare Ionio che il Tirreno. In questa zona è anche possibile visitare Carrozzino, un’azienda faunistica, gestita dal demanio forestale, che alleva cinghiali. Il versante della montagna, infine, si presta a escursioni di trekking e sci di fondo.
Il Comune di Albi
Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni: il museo, da poco inaugurato, si colloca nell’ambito di un grande progetto di riqualificazione del territorio della Sila, in particolare della Sila Piccola, e della sua promozione come meta di flussi turistici sia culturali che naturalistici e sportivi, con particolare riferimento al segmento dei visitatori interessati alle aree protette, per valorizzare il legame tra patrimonio storico-culturale, ecologico-ambientale ed enogastronomico.
Abbazia di Santa Maria di Pesaca: Fondata nel 970 d.C. da Monaci Basiliani, secondo alcune fonti in seguito al ritrovamento ritenuto miracoloso, da parte degli abitanti della vicina Taverna, di un’icona della Vergine con in braccio un Bambino. L’Abbazia vide la luce nel 998 d.C. e fu subito oggetto di abbondanti elemosine e donazioni da parte del protospata Gregorio Tramatura che le concesse la proprietà di cinque grandi campi. Su questi terreni fu edificato nel 1100 l’ospizio di S. Basilio con lo scopo di difendere dai rigori del clima i monaci più anziani di Pesaca. Dal 1221 al 1328 l’Abbazia rappresentò un luogo di rilevante e crescente importanza nel territorio presilano, tant’è che a guardia dei suoi vasti possedimenti fu edificata tra il 1428 ed il 1431, sul passo della Sila, la Torracene. Ancora oggi il campanile che si erge verso il cielo simboleggia l’importanza della Calabria monastica.
Chiesa di Santa Maria della Misericordia: fu aperta al culto fino al 1920 a fianco della strada mulattiera che conduceva e conduce tuttora da Taverna in Sila.
A ridosso del muro perimetrale destro di questa chiesetta i Padri Agostiniani della Congregazione di Zumpano, che fecero conoscere in Albi la dolce figura di San Nicola di Tolentino, costruirono un loro convento nel 1570; soppresso il convento nel 1653, la chiesetta continuò a funzionare; fu chiusa al culto, come si è detto, soltanto nel 1920.
Dalla chiesa di Santa Maria della Misericordia proviene una Madonna col Bambino che si trova ora nella chiesa parrocchiale; sulla base si legge Sancta Maria Populi.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie: La chiesetta di Santa Maria delle Grazie detta dell’Oliveto, posta su un’altura che domina il paese, è da pochi anni stata riaperta al culto; dopo che un fulmine distrusse il campanile durante un furioso temporale.
Il Comune di Magisano
Santuario Maria Santissima della Luce: il Santuario si trova nella frazione San Pietro Magisano. Potrebbe essere stato edificato intorno al 1064 dedicato San Pietro. Ricostruito nel XVI secolo è stato, nel corso dei secoli, più volte rimaneggiato. Si conservano nel Santuario, molti dipinti tra i quali la “Madonna del Carmelo e Santi” (olio su tela di autore ignoto del XVIII secolo, “Eterno Padre” (olio su tela di autore ignoto del XVIII secolo), “Madonna con il Bambino e Santi Antonio e Francesco” (dipinto olio su tela del XVII secolo, datata 1647), “San Giuseppe con il Bambino”
(opera di Antonio Sarnelli del XVIII secolo), “Assunzione della Vergine” (opera di ignoto del XVII secolo). Interessanti il Crocifisso ligneo dei primi anni del XIX secolo e la statua lignea della Madonna della Luce, del XVIII secolo.
Chiesa dell’Immacolata (Matrice): edificata tra il XVIII e il XIX secolo composta da due navate, ha al suo interno diverse opere d’arte. Pregevole il dipinto olio su tela “Assunzione della Vergine” della fine del XVIII secolo, oltre alla tela “Madonna con il Bambino, San Giuseppe e l’angelo” primi anni del XIX secolo. Nella volta della navata centrale l’affresco dell’Assunzione dei primi anni del XIX secolo.

Casa-museo Antonino Greco: Il Museo è sito nella Frazione di Vincolise presso la casa di Antonino Greco, giurista e patriota garibaldino del Risorgimento. Il palazzo si sviluppa su due piani e un seminterrato. La cucina conserva la struttura originaria con credenze in arte povera e un’antica fornace utilizzata per la cottura dei cibi. Al piano superiore vi sono stanze arredate con antichi mobili e pregevoli suppellettili. Nel Museo vengono conservati vari oggetti d’epoca, libri e documentazioni varie: testi rari di filosofia, pedagogia, scienza, diritto, religione e dizionari in latino risalenti ai secoli XVIII – XIX; la prima enciclopedia UTET del 1863 e un’edizione cinquecentesca del
Petrarca. Nella Cappella Gentilizia, costruita intorno al 1850 e consacrata con bolla di Pio IX, sono conservati reliquiari in oro contenenti reliquie di S.Anna, S.Amelia e S.Tommaso, un antico calice in argento, una statua di Cristo crocifisso di gesso impastato su tela di sacco, un’altra in cera dell’800 e alcuni quadri, tra cui uno del pittore napoletano Antonio Sarnelli. Tra gli oggetti più significativi si
segnalano: statuine in carta pesta per il presepe, manufatti in lino ricamati a mano, una culla in legno e vimini dipinta a mano secondo le tecniche del ‘700 veneziano, quadri, documenti, lettere, orazioni funebri e sonetti.
Cascata delle Ninfe: Alla Cascata delle Ninfe si giunge percorrendo il sentiero che attraversa la Foresta Eterna. Al termine del sentiero, che ha un dislivello di circa 100-150 mt. rispetto al punto di partenza, si giunge in una gola formata da due pareti rocciose, a monte della quale si trovano prima delle cascatelle a più salti e successivamente la Cascata delle Ninfe, il cui getto potente finisce in una bella pozza di forma circolare per poi proseguire, lungo la gola. È la cascata più spumeggiante,
tra quelle proposte, incastonata in uno scenario molto suggestivo.

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