Gli affascinanti segreti della Milano sotterranea


Add to Flipboard Magazine.

Milano come una donna di classe coglie nel segno per il portamento ma pochi sanno che nel suo grembo esiste qualche cosa di inconfessato, qualche cosa che c’è ma non si vede, a volte misconosciuto persino agli stessi milanesi.

milano_sotterranea

In questo viaggio ci addentriamo nel ventre di questa meravigliosa città, a tre metri sotto terra, lungo la scaletta del sagrato del Duomo, nelle viscere della Mater ecclesiae ambrosiana dove il tempo si è fermato a duemila anni fa.  Non appena varcato l’ingresso della città nascosta sorgono le rovine del battistero ottagonale di San Giovanni alle Fonti (378 d.C.) e subito dopo si scorgono i resti di due absidi della parrocchia di Santa Tecla (metà IV sec).  Della Milano antica rimangono sole le tracce di queste due basiliche che furono rase al suolo in concomitanza della costruzione della Fabbrica del Duomo.  Nella parte centrale del battistero si trova una grande piscina ottagonale, la leggenda vuole che la notte di Pasqua del 387, Ambrogio vescovo di Milano, in quel bacino d’acqua, battezzò colui che diventò Sant’Agostino. Sul fondo della piscina, durante i lavori di pulizia, intorno gli anni 60, furono trovate circa 200 monetine di bronzo ora esposte in una bacheca del museo.  Si ipotizza che gli spiccioli fossero gettati nell’acqua dai fedeli per liberare l’anima dal peccato oppure per impedire agli spiriti d’infestare l’acqua benedetta. Il significato di costruire chiese e tombe a base ottagonale è dovuto al fatto che il numero 8 simboleggia il passaggio dalla vita alla morte vista come un transito verso una nuova vita in un’altra dimensione, otto è il numero perfetto, il numero dell’infinito e un numero magico.   Duemila anni fa, qui a tre metri sotto il Duomo, il rito solenne era rappresentato dal battesimo che avveniva una sola volta all’anno nella notte di Pasqua e dove il “pagano” che intendeva convertirsi prima di immergersi tre volte nell’acqua santa, avrebbe dovuto volgere il suo sguardo ad ovest rinnegando Satana e poi verso est accogliendo Gesù.

Il grembo della Mediolanum è un libro di pietra che va letto tra le righe, interpretando i simboli che troneggiano sulle tombe appartenute a personaggi di rilievo che si distinguevano dalle decorazioni, affreschi e preghiere e protezione dell’anima, allontanandola così dal diavolo.

La passeggiata sotto il Duomo non si conclude qui. Ci si immerge nuovamente nella storia visitando in superficie la basilica paleocristiana di San Giovanni in Conca del XI sec, al centro della caotica piazza Missori, sotto la quale però si nascondono le arcate di una delle rarissime cripte romaniche originali esistenti a Milano,  dell’omonima chiesa che rimane una perla rara.



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati