I luoghi del cuore. Ecco i primi dieci in testa alla classifica


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1.573.032 sono gli Italiani che hanno partecipato al censimento 2016 “I Luoghi del Cuore” del Fondo Ambiente Italiano.  Sono 33.264 i luoghi segnalati da singole persone o dai 319 comitati attivatisi. Ecco la classifica definitiva dell’ottava edizione dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, l’eroe di Palmira ucciso dall’Isis il 18 agosto 2015  per non aver voluto rivelare il luogo dove erano conservati alcuni antichi reperti dell’epoca romana.

castello_di_sammezzano

Al primo posto con 50.141 voti il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), capolavoro di arte eclettica, circondato da un parco di 190 ettari, già tenuta di caccia in epoca medicea. La sua veste attuale risale alla seconda metà dell’Ottocento e si deve al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes che riprogettò il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio unico in Italia, che rievoca capolavori dell’arte moresca come l’Alhambra e il Taj Mahal. Di proprietà privata, dopo il tentativo di trasformarlo in resort di lusso, il castello è chiuso al pubblico e in stato di abbandono: il comitato che ha raccolto i voti ne chiede da anni il recupero e auspica che possa diventare patrimonio di tutti.

santa croce

Al secondo posto con 47.319 voti l’imponente Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), il convento voluto da papa Pio V nel 1566, anno della sua elezione a pontefice: tra gli artisti che hanno preso parte ai lavori, Giorgio Vasari di cui si conserva nella chiesa l’affresco del Giudizio Universale. Due chiostri e una splendida biblioteca a tre navate ricca di volumi rari caratterizzano il convento che nel 1860 venne chiuso e riconvertito in riformatorio minorile fino al 1989. I votanti segnalano che il bene necessita di lavori di recupero e di un piano di valorizzazione che lo faccia conoscere.

 

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Al terzo posto con 36.789 voti le Grotte del Caglieron a Fregona (TV), costituite da un singolare insieme di antri che si sono formati nei secoli in seguito a processi di erosione e all’intervento dell’uomo. Il complesso è nato da una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo: sulle pareti della forra si aprono delle grandi cavità artificiali, ottenute con l’estrazione dell’arenaria, la tipica “pietra dolza” (pietra tenera) che forniva il materiale per la costruzione di stipiti e architravi.

capo-colonna

Segue al quarto posto con 31.223 voti l’Area archeologica di Capo Colonna a Crotone, tra le aree sacre più note dell’intero bacino del Mediterraneo, incentrato attorno al Santuario di Hera Lacinia del V secolo a.C. di cui oggi rimane una sola colonna. Il comitato attivo per la raccolta fondi denuncia la trascuratezza dei percorsi espositivi, l’inaccessibilità di alcune zone e i rischi a cui è sottoposto il contesto.

guenziati

Al quinto posto con 31.069 voti la Ditta Guenzati, fondata nel 1768, il “negozio più antico di Milano specializzato in accessori per abbigliamento e tessuti anglosassoni”. La mobilitazione spontanea nasce dallo sfratto che costringerà il negozio a cambiare sede: i cittadini chiedono che questo pezzo di storia milanese possa continuare a vivere nel palazzo di via Cordusio.

Si sono riattivati i comitati che avevano già partecipato nelle edizioni precedenti, per gli stessi luoghi – dal Forte San Felice di Chioggia (VE), alla Chiesa di San Michele Arcangelo a Pegazzano (SP), al Ponte romano sull’Ofanto a Canosa di Puglia (BT) – o che lo hanno fatto per altri luoghi del cuore, come per la Cripta del Padre Eterno di Otranto (LE), il cui comitato si è mobilitato dopo aver constatato che i voti raccolti per l’Abbazia di San Nicola di Casole nel 2014 avevano portato all’apposizione del vincolo da parte della Soprintendenza.

Oltre a castelli, aree archeologiche e naturali, conventi, negozi storici sono varie le categorie più segnalate: chiese, giardini, palazzi, testimonianze di archeologia industriale. Tuttavia, si può individuare un filo rosso che quest’anno lega i luoghi votati: l’acqua. E lo fa in tutte le sue declinazioni. L’ambiente fluviale del Masso delle Fanciulle a Pomarance (PI) è minacciato da un progetto geotermico di captazione delle acque, su un corso già moltissimo sfruttato dal punto di vista energetico. Le Cateratte Ximeniane di Vicopisano (PI) create nel 1757 raccontano una preziosa testimonianza di ingegneria idraulica storica. Un’opera eccezionale, come l’emissario di Claudio-Torlonia in Abruzzo, realizzato nel I secolo d.C. sotto l’imperatore Claudio per regimentare il livello del lago Fucino e completato nell’Ottocento dal principe Alessandro Torlonia. Ancora acqua e luoghi in parte invisibili con il Naviglio della Martesana (MI) a tratti interrato e la Grotta sudatoria di Acquasanta Terme(AP), con la sua piscina naturale oggi molto degradata e chiusa al pubblico, ma che proprio grazie alla mobilitazione per il censimento potrebbe rinascere. E luoghi che vivono del rapporto con il mare, dalla Tonnara di San Vito Lo Capo (TP) all’Area archeologica di Capo Colonna a Crotone, dal Santuario internazionale dei cetacei Pelagos tra Sardegna, Toscana, Liguria al Semaforo di Capofigari in Sardegna, legato ai primi esperimenti radio di Marconi.

Lombardia, Puglia, Veneto e Toscana sono state le regioni più sensibili al censimento; i votanti – di età media intorno ai 47 anni – sono stati al 61% donne al 39% uomini; la tipologia dei luoghi più votati è quella delle chiese/santuari/cappelle, seguite da aree archeologiche e aree naturali.



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