Culle di vetro, storia della fecondazione artificiale


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culledivetroE’ il 25 luglio del 1978, è una giornata calda come possono esserlo quelle del nord dell’Inghilterra. All’ospedale di Oldham medici e infermieri sono intorno ad una paziente addormentata sul lettino. La barella scivola silenziosa sino alla sala operatoria, è tutto bianco come su un set fotografico e il silenzio è palpabile come la tensione. Tutti hanno la consapevolezza di stare partecipando ad un evento storico: sta per nascere la prima bambina concepita in provetta al mondo. Si chiamerà Luise Brown e il video della sua venuta al mondo è oggi su YouTube cliccato migliaia di volte. Potere della tecnica medica. La sua nascita dimostra che le intuizioni di Robert Edwards che nel 2010 ha portato a casa il Nobel per questo e di Patrick Steptoe erano giuste: era possibile fecondare in provetta un ovocita e poi impiantarlo nell’utero materno rendendo concreto il desiderio di migliaia di coppie infertili di tenere tra le braccia un bimbo proprio.

 

Da quel momento l’acqua passata sotto i ponti ha alimentato gli oceani della conoscenza. La giornalista scientifica Margherita Fronte ha quindi deciso di scrivere questa storia (relativamente breve) e di ripercorrerne le tappe fatte di speranze, errori, fallimenti, intuizioni, colpi bassi e peripezie mediche. Una storia scritta sul corpo delle donne che nelle varie fasi hanno accettato anche di fare la cavia per coronare un sogno e hanno mostrato il loro coraggio. Più di un secolo di storia eppure sulle tecniche di procreazione assistita ci sono ancora scudi e obiezioni. La sola legge 40 che ha regolato queste procedure è stata seguita da 23 sentenze e quattro interventi definitivi da parte della Corte Costituzionale che ne ha scardinato divieti e veti inaccettabili come quello della diagnosi preimpianto, così come ho personalmente sottolineato al Convegno sulla PMA in Europa nel corso di Intercare, la prima manifestazione sul turismo medicale a Milano. Nello stesso momento nella tasca della valigia avevo il libro di Margherita Fronte che mi illuminava su una storia che inizia già nel 1780 con Lazzaro Spallanzani che discetta sul ruolo – sia pur secondario – degli spermatozoi nella riproduzione. Mentre molto tempo dopo solerti scienziati invitavano i mariti a eiaculare in un palloncino per iniettare il seme nel corpo delle consorti, direttamente nell’utero. Di certo un percorso ad ostacoli che ha portato a diversi mal di pancia e a fallimenti. Se oggi le statistiche delle cliniche che vantano percentuali di ‘baby at home’ superano il 65%, è merito di questi medici zelanti e testardi, qualità non di poco conto nella ricerca medica.

Margherita Fronte

Culle di vetro

Enciclopedia delle donne

12 euro

Pp 167

 



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