L’intramontabile estate di Sapore di Sale


Add to Flipboard Magazine.

… che nostalgia! Chi non vorrebbe vivere quegli anni di spensieratezza e di leggerezza raccontati dai nostri nonni o dai nostri genitori o rappresentati nei film che riproducevano quell’atmosfera vacanziera straordinaria. Oggi certamente tutto è cambiato, dalla moda alle modalità di divertimento, dalla genuinità dei rapporti interpersonali al corteggiamento, dalla leggerezza data dal boom economico all’autenticità della bellezza dei ragazzi dotati di tartarughe veraci e alle forme femminili e sinuose che provocavano amori struggenti.

Sapore-di-mare-2-03-1

Sapore di sale, un sapore che è stato scritto nella storia, che ha marchiato a fuoco territori, che ha prodotto uno stile indelebile e irripetibile. Pur essendo tutto molto diverso, soprattutto in fatto di leggerezza d’animo, oggi in Versilia resistono ancora quei locali che hanno donato il successo a centinaia di artisti, che hanno fatto divertire intere generazioni, tanto da diventare lo status symbol forever del divertimento estivo. Uno di questi locali è La Capannina, il più antico, nacque addirittura nel 1929 dall’idea di Achille Franceschi che semplicemente ripulì un vecchio capanno sulla spiaggia e lo dotò di un banco bar dove venivano serviti bevande e pasticcini, e un grammofono a manovella per allietare i clienti. Un’iniziativa glamour per quei tempi che attirò clientela da tutta la penisola e contribuì in modo determinante all’esplosione di Forte dei Marmi come meta turistica d’élite. Negli anni trenta era di moda sedersi ad un tavolo de La Capannina al tramonto e sorseggiare un Negroni, il locale era gremito da nobili quali Della Gherardesca, Rucellai, Rospigliosi e Sforza; poeti ed intellettuali del calibro di Repaci, Ungaretti, Montale, Levi e Pea. Purtroppo però il locale subì un incendio che lo distrusse e venne ricostruito nel 1939 e da allora non subì più significative modifiche.

Negli anni del boom economico La Capannina ha rappresentato il ritrovo di grandi industriali, politici internazionali, divi del cinema e teste coronate. In quegli anni molti artisti hanno legato il proprio nome a quello del mitico locale, trovandovi la consacrazione alla propria carriera: Gino Paoli con Sapore di Sale, Edoardo Vianello con Pinne fucile e occhiali e Bruno Lauzi con la sua Ritornerai hanno dipinto l’immaginario di un’epoca insieme a Ray Charles, Grace Jones, Gloria Gaynor, Billy Preston, Ornella Vanoni, Patty Pravo e così via.

Il locale si è tenuto necessariamente al passo con i tempi e la formula vincente che lo rende oggi sempre molto gettonato e il legame indissolubile tra Disco music e Live show: in pista si ballano le hit contemporanee mixate dai più noti dj, passando attraverso pezzi evergreen del repertorio nazionale ed internazionale interpretati – rigorosamente live – dalle più apprezzate band italiane. Il terzo millennio si è aperto così come si è chiuso il precedente ed ha ritrovato La Capannina di Franceschi sotto le luci dei riflettori, al centro del mondo della musica e delle tendenze di moda, cucina, costume e lifestyle… sempre con quei toni da sapore di sale.

Invece, nel 1955 sul lungomare di Marina di Pietrasanta, in località Le Focette, nasceva La Bussola, il mitico locale fondato da Sergio Bernardini noto imprenditore e impresario teatrale. La Bussola si affermò grazie ad artisti nazionali e stranieri che ne fecero uno dei punti di riferimento nel panorama dello spettacolo italiano e internazionale. Stiamo parlando di musicisti e interpreti del calibro di Renato Carosone, Ornella Vanoni, Luciano Tajoli, Fred Bongusto, Fabrizio De André, Adriano Celentano, Marcella Bella, Patty Pravo, Loretta Goggi, Milva, Mia Martini e della grande Mina che qui tenne una serie di concerti tra il 1962 e il 1978, e poi ancora Ray Charles, Juliette Greco, Ella Fitzgerald, Shirley Bassey, Miles Davis, Ginger Rogers, Louis Armstrong, Marlene Dietrich, Dalida, Joséphine Baker, Tom Jones, Wilson Pickett, Frankie Laine, Platters, Chet Baker, Joao Gilberto.

La Bussola ebbe un notevole sviluppo per tutto il periodo finale del XX secolo, fino alla morte di Sergio Bernardini il 4 ottobre 1993.

Nell’agosto 2007 La Bussola venne chiusa per rumori notturni molesti, ma già tra il settembre e l’ottobre dello stesso anno fu inaugurato un nuovo corso per la Bussola: nasceva la Bussola Versilia.

Il locale oggi è uno dei più frequentati del panorama versiliese. Il locale ha una duplice veste. Invernale con due sale disposte su due piani, però l’estate rimane sempre il suo pezzo forte e l’intera discoteca si trasferisce tra bordo piscina, giardino e spiaggia con due piste: una commerciale, con sfumature house, l’altra revival dedicata al pubblico più adulto… quegli eterni ragazzi che ancora cercano quella rotonda sul mare



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati