Walk and Learn. Memoria aumentata del 9,2% dopo un solo allenamento


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La perdita/degenerazione di materia bianca celebrale si verifica con il progredire dell’età e si associa ad un declino progressivo delle funzioni cognitive. Oggi sappiamo che il fitness cardio-respiratorio e l’esercizio sono efficaci e hanno un effetto protettivo nei confronti del cervello e delle funzioni cognitive, con effetti sulla plasticità celebrale nel senso sia di nuove connessioni tra le cellule che di riparazione e creazione di nuovi neuroni. Plasticità e neurogenesi sono correlate alla prevenzione di malattie come demenze e Alzheimer.

Uno studio del National Institute of Aging dell’NIH aveva già nel 2012 confermato questa relazione virtuosa sottolineando come i migliori riscontri si avessero proprio da programmi di camminata con effetti sui lobi frontali e temporali con effetti marcati sulla memoria a breve termine. La ricerca degli NIH si è concentrata in particolare sull’integrità della materia bianca cerebrale. (i) Nello studio “Aerobic fitness, white matter and aging” sono stati investigati gli effetti dell’esercizio aerobico su 70 soggetti sedentari di età compresa tra 55 e 80 anni. Sono stati quindi misurati i parametri cardiorespiratori e le performance celebrali. I risultati hanno mostrato un aumento della sostanza bianca nelle aree prefrontali, parietale e temporale nel gruppo che aveva camminato mentre non mostrava benefici analoghi in quelli che avevano fatto solo  stretching.

Dati che confermano studi precedenti: una certa quantità di esercizio aerobico aumenta la quantità e la rigenerazione delle cellule celebrali danneggiate, effetto che si estende anche all’atrofia causata dall’età e che può essere considerata reversibile.



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