Tripadvisor cade sulle sponsorizzazioni


Add to Flipboard Magazine.

Milano, 4 maggio 2018 – Ha già destato i primi malumori l’ultimo aggiornamento rilasciato da Tripadvisor, il portale web di recensioni più noto e consultato, nella sua versione per smartphone. La novità più importante è sicuramente il lancio di inserzioni sponsorizzate, una nuova soluzione che consentirà, ai ristoranti che acquisteranno il servizio, di catturare l’attenzione dei viaggiatori grazie a posizionamenti ad alta visibilità, segnalati come sponsorizzazioni, in cima ai risultati di ricerca.

Fin qui tutto bene, ma perché eliminare anche il riferimento alla posizione occupata in classifica da ciascuna destinazione? “Si tratta di un deciso sbilanciamento a favore di chi è disposto a pagare per migliorare il proprio piazzamento: viene meno, così, la prerogativa che ha determinato il successo planetario di Tripadvisor, ovvero la certezza che le classifiche si basassero esclusivamente sui punteggi delle recensioni riversate dagli utenti sul famoso portale. Un tradimento, di fatto, della loro fiduciaspiega Giuliano Lanzetti, esperto di marketing della ristorazione CEO di Pienissimo, società di formazione fra le più accreditate del settore – una fiducia già da tempo minata da numerosi scandali, relativi a recensioni false e inattendibili. Inoltre, la concorrenza spietata di Facebook e Google, che hanno sviluppato servizi affini a quelli di Tripadvisor, sta dando filo da torcere al colosso delle recensioni”.

Quindi, cambiando il proprio algoritmo e rimuovendo i numeri dalle classifiche all’interno della scheda ristorante, Tripadvisor rinuncia a quello che da sempre è stato il suo punto di forza, cioè suggerire le destinazioni giuste (ristoranti, bar, attrazioni da visitare) grazie alle opinioni imparziali e spontaneee scritte e pubblicate dagli stessi utenti del portale, evitando così le classiche “fregature”.

A mio avviso siamo di fronte a una grave scorrettezza, sia nei confronti degli operatori, che si servono di Tripadvisor come strumento di marketing per la propria attività, sia nei confronti degli utenti, che si affidano ai suggerimenti del portale prima di effettuare qualsiasi prenotazione – continua  Lanzettidi questo passo si finirà inevitabilmente per favorire gli operatori disposti a pagare, trasformando la classifica in una rubrica a pagamento, lasciando indietro tutti gli altri. Quindi, sarà sempre più concreto il rischio di consultare Tripadvisor e ritrovarsi a prenotare il primo ristorante che compare nella lista senza che questa posizione sia garanzia di qualità. Verrà totalmente meno la fiducia da parte degli utenti, che non avranno più alcun mezzo di riferimento per valutare le attività”.

Questa modifica, rischia dunque di allontanare sempre più gli imprenditori dal famoso portale che, già in passato, ha sempre dimostrato scarsa disponibilità alla collaborazione e all’ascolto. In più occasioni, infatti, il portale si è dimostrato restio ad accogliere richieste dei ristoratori come per esempio: la rimozione degli artigiani, che non sono ristoranti, ma che confluiscono tuttora nella medesima classifica oppure la certificazione delle identità dei recensori o almeno la verifica dell’effettiva visita presso il ristorante al fine di scongiurare recensioni fasulle.

“Auspico, dunque, un ripensamento e un cambio di strategia, pena la perdita della fiducia che il portale è riuscito a costruirsi in tutti questi anni” conclude Lanzetti.



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati