La vera Gioconda sarebbe milanese


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Il volto della Gioconda non rappresenta nessuna donna realmente esistita. Leonardo fuggendo all’arrivo dei francesi a Milano, si trovò con un ritratto che non poteva più dare al committente e lo modificò in corso d’opera rendendolo irriconoscibile.  Il volto della donna vera è invisibile, perché nascosto sotto la Gioconda del Louvre: si tratta di una donna milanese, Bianca Giovanna Sforza, la primogenita di Ludovico il Moro. La tesi è sostenuta dalla ricercatrice Carla Glori che dopo una paziente e approfondita ricerca, ha messo insieme i tasselli di un vero e proprio puzzle ripercorrendo la genesi e la storia di questo ritratto, pervenendo anche a identificare il paesaggio dipinto sullo sfondo da Leonardo.

Dagli studi di Carla Glori sembrerebbe che in origine la Gioconda fosse il ritratto nuziale di Bianca Sforza, signora di Voghera (il cui nome anagrafico in base a un atto del 1489 era Giovanna). Leonardo probabilmente iniziò a dipingerlo in Milano nel 1496 su duplice commissione del Moro (con prevedibile copia destinata al marito Galeazzo Sanseverino). Quel ritratto nuziale, poi non consegnato, è rimasto nelle mani del maestro per la morte misteriosa della giovane nel novembre dello stesso anno, cinque mesi dopo il suo matrimonio.



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