Un sorso di Gattinara e altri racconti


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«Un sorso, a fior di labbro, sulla punta delle labbra. Isolarsi, intanto, concentrarsi, restare immobili, lasciare che il sapore salga al cervello, lo spirito si faccia spirito e si possa, tranquillamente, pensarlo»: così scrive Mario Soldati in Un sorso di Gattinara e altri racconti (Interlinea), a cura di Roberto Cicala di Interlinea e Giovanni Tesio dell’Università del Piemonte Orientale.

 

Mario Soldati è stato «un eccezionale scrittore di racconti, un narratore di grana nobilmente orale. Di certo uno dei narratori più geniali del nostro Novecento» scrive Giovanni Tesio presentando questa antologia di suoi testi avvincenti in cui «la sapienza dei luoghi è connaturata al racconto e gli è consustanziale». Un incontro inconsueto, una storia d’amore, un’avventura dell’amico maresciallo dei carabinieri, un ritorno ai paesaggi piemontesi della giovinezza: anche qui il narrare di Soldati si spinge fino alla vertigine dei sentimenti veri distorti da azioni false e dunque più contraddittori, con una sorprendente aderenza alle cose quotidiane, alle rughe della vita, alla sua varietà, alla sua ironia, anche alla sua irrealtà. «Un classico che vale la pena di rileggere».

Mario Soldati, scrittore e regista cinematografico, nacque il 17 novembre 1906 a Torino. Qui compì i primi studi presso i Gesuiti, poi si laureò in Lettere e in seguito frequentò a Roma l’Istituto superiore di storia dell’arte. Nel 1929 conseguì una borsa di studio e si recò in America, dove rimase fino al 1931 e da cui nacque il primo libro America, primo amore. Nel corso della sua lunga carriera accostò all’attività di giornalista e narratore quella di autore cinematografico, portando sullo schermo numerosi romanzi della fine dell’Ottocento. Morì a Tellaro, nei pressi di La Spezia, nel 1999. Oltre a Un sorso di Gattinara Interlinea ha pubblicato Un viaggio a Lourdes, Natale e Satana, Tentazioni e Orta mia, oltre a un volume monografico di studi della rivista “Microprovincia”.



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