Festival D’Incanto: racconti e sogni fra i castelli


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incantoUn weekend ricco di emozioni il 24 e 25 settembre 2016 in alcuni fra i più suggestivi castelli di Langhe e Roero.

Il Festival “D’Incanto” si apre al Castello di Saliceto sabato 24 settembre alle 16 con “Naso d’argento e le altre fiabe italiane di Italo Calvino” con Paolo Tibaldi e Mario Bois,  prosegue al Castello di Monticello d’Alba domenica 25 settembre alle 17 con “La barba del Conte e le altre fiabe italiane di Italo Calvino” con Paolo Tibaldi e Mario Bois e si chiude al Castello di Mango la sera di domenica 25 settembre, alle ore 21, con “Omaggio a Beppe Fenoglio” interpretato dalla Compagnia il Nostro Teatro di Sinio.

“D’Incanto” è uno degli appuntamenti fissi delle stagioni teatrali di Langhe e Roero: patrocinato dalla Regione Piemonte, il festival gode del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della sponsorizzazione di Banca d’Alba.

 

D’Incanto: i castelli tornano al centro della scena

La filosofia del Festival è semplice, ma ambiziosa: restituire un ruolo centrale nella vita sociale delle comunità ai castelli, i loro saloni e giardini.

L’ingresso gratuito a tutti gli spettacoli testimonia quest’esigenza, nel tentativo di far “vivere” questi luoghi e metterli al centro della scena.

Valore aggiunto degli spettacoli, naturalmente, le suggestive ambientazioni: attori e musicisti si muovono sullo scenario di castelli arrampicati sulla cima delle colline, sfruttando come scenografie i morbidi panorami collinari di Langhe e Roero.

 

L’edizione 2016: gli spettacoli

Giardino del Castello di Saliceto

Il Festival “D’Incanto” si apre al Castello di Saliceto sabato 24 settembre alle 16 con “Naso d’argento e le altre fiabe italiane di Italo Calvino”.

Gli attori Mario Bois e Paolo Tibaldi si cimenteranno nella lettura animata delle più suggestive fiabe italiane di Italo Calvino, nella fattispecie verranno proposte quelle autoctone, ambientate sul territorio piemontese, per ricreare un ambiente da favola, reso ancora più suggestivo dalla splendida scenografia del Castello. Per rendere ancora più magico il contesto, alterneranno le interpretazioni con musiche suonate dal vivo da due archi (viola e violino): Francesco e Alessandro Marcarino. Lo spettacolo è adatto a tutti, adulti e bambini.

 

Parco del Castello di Monticello d’Alba

Il Festival “D’Incanto” prosegue al Castello di Monticello d’Alba domenica 25 settembre alle 17 con “La barba del Conte e le altre fiabe italiane di Italo Calvino”.
Gli attori Mario Bois e Paolo Tibaldi si cimenteranno nella lettura animata delle più suggestive fiabe italiane di Italo Calvino, nella fattispecie verranno proposte quelle autoctone, ambientate sul territorio piemontese, per ricreare un ambiente da favola, reso ancora più suggestivo dalla splendida scenografia del “bosco” del Castello dei Conti Roero (in caso di pioggia ci si sposterà in luogo riparato). Per rendere ancora più magico il contesto, alterneranno le interpretazioni con musiche suonate dal vivo da due archi (viola e violino), Francesco e Alessandro Marcarino. Lo spettacolo è adatto a tutti, adulti e bambini.

Il Castello di Monticello d’Alba nella domenica dell’evento è protagonista di “Vivere il Parco a Corte dei Roero”, con speciali visite guidate al castello, speciali visite guidate al parco e degustazione di Vermouth, con orario 10-18.

 

Salone del Castello di Mango

Al Castello di Mango domenica 25 settembre, alle ore 21, si chiude con la Compagnia Il Nostro Teatro di Sinio che ci presenterà uno spettacolo teatrale in italiano, un’ennesima ma nuova forma di condivisione dell’autore albese che, sebbene fisicamente assente da cinquant’anni, si sente vivo più che mai sotto innumerevoli sfaccettature, un vero e proprio “Omaggio a Beppe Fenoglio” attraverso le tematiche più significative del “Partigiano e Scrittore”, che ambienta proprio nel paese di Mango alcune celebri pagine resistenziali; gli attori, infatti, interpreteranno “Vecchio Blister”, “Ettore va al lavoro” ed alcuni passi letterari tratti dai racconti più significativi dell’orgoglio letterario che ha reso valoroso, epico e assoluto un territorio e un’epoca di cui siamo figli. Si tratta di un lavoro drammaturgico e interpretativo svolto, oltre che da attori, anche da autentici appassionati.
I testi sono adattati da Paolo Tibaldi, mentre la regìa è affidata a Oscar Barile.

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