A spasso tra antiquari


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Sarà una forma di reazione all’imposizione di un arredamento a basso costo che rischia di omologare gli interni di case e appartamenti ma la mania per la ricerca dell’oggetto unico e pieno di storia, magari scampato più volte all’ansia dello spazio in cantina, sembra essere definitivamente esplosa. Il risultato è che ogni weekend diventa l’occasione per andare alla scoperta dei mercatini che – specie il sabato e la domenica – danno una nuova identità alle piazze e alle strade di Destinazione Turistica Emilia, offrendo ai patiti del vintage, dell’antiquariato e del modernariato la possibilità di conoscere meglio – o di scovare per la prima volta – angoli inediti delle città di Parma, Piacenza e Reggio Emilia e borghi della provincia che si animano all’improvviso, sotto le luci di un passato che continua a brillare.

Ogni secondo sabato del mese, fatta eccezione per gennaio, luglio e agosto, il tradizionale mercatino Viaromantiquaria di Reggio Emilia invade l’incrocio tra Via Roma e Piazza Scapinelli con una debordante ed eterogenea collezione di articoli di arte e antiquariato, cose vecchie o usate, numismatica e filatelia, collezionismo, stampe e quadri antichi e simili. Ai patiti del riuso e delle grandi occasioni, basta aspettare un giorno e spostarsi nella Piazza Bentivoglio di Gualtieri (RE), dove – ogni seconda domenica del mese – va in scena un ormai storico Mercatino dell’Antiquariato che raccoglie puntualmente un centinaio di espositori e un numero sempre crescente di acquirenti, animati dal desiderio di accaparrarsi autentici pezzi di storia, dai mobili ai giocattoli, fino agli utensili e alle locandine. La statua di Ferrante Gonzaga, la Cattedrale di San Pietro e il Palazzo del Comune offrono invece il contesto che ogni terza domenica del mese – a esclusione di gennaio e agosto – incornicia il Mercatino dell’Antiquariato di Guastalla (RE). Quella che si offre agli occhi dei visitatori è una ricca esposizione di stampe e libri antichi, dipinti e incisioni, manifesti, cartoline, francobolli, riviste, manifesti, fumetti, banconote e monete rare.

A Parma, la passione per l’antiquariato e il modernariato è cresciuta a dismisura conquistando le dimensioni di una vera e propria fiera, capace di chiamare a raccolta più di mille espositori da tutte le piazze antiquarie europee. Con i suoi due appuntamenti, in primavera e in autunno – dal 2 al 20 marzo e dal 5 al 13 ottobre 2019 –  Mercanteinfiera si rivolge a collezionisti, designer, esperti di fotografia, architetti e curiosi alla ricerca di pezzi unici o sorprendenti, salvati dall’oblio e rimessi in circolazione. Quello ospitato dalle Fiere di Parma è oggi considerato uno dei maggiori appuntamenti del settore e assembla uno scenario composito, a suo modo fantastico, risultato dell’accostamento tra stili diversi in una delle capitali della Food Valley. Un sabato al mese, la tentazione per l’antico e per il moderno si sposta in città per dare vita ad Artesauro: animata da uno spirito vintage, Via Nazario Sauro prende la forma di un piccolo borgo dominato dagli antiquari che propone agli avventori articoli di abbigliamento e oggettistica varia.

Ogni terza domenica del mese, dalle 7.30 alle 18.30 si tiene il mercatino dell’antiquariato di Fontanellato (PR), a ingresso libero su seimila metri quadrati di piazza, vie e portici, si qualifica con oggettistica di spessore storico e d’arte con specifici banchi di espositori attorno alla Rocca Sanvitale e lungo i portici.

Alzando lo sguardo, il Mercato del tempo che fu riporta indietro le lancette in Piazzetta Plebiscito e nelle vie Sopramuro, San Donnino e Savini a Piacenza. Ogni secondo sabato del mese, stand e bancarelle di oggettistica e manufatti creativi fanno concorrenza a quello che, circa 20 chilometri più a sud, in direzione di Parma, è probabilmente una delle mete obbligate per chi cerca il nuovo nel vecchio. La Mostra Mercato dell’Antiquariato e delle Cose d’altri tempi è un evento di culto che ogni prima domenica del mese porta nelle vie e nelle piazze del centro di Cortemaggiore (PC) oltre 200 espositori provenienti da ogni parte d’Italia. Tranne che a gennaio, d’estate come d’inverno, la ricchissima varietà di oggetti vintage, d’antiquariato e di modernariato, contribuisce dal 1988 a rendere ancora più necessaria una visita nel piccolo borgo rinascimentale.

 



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