Acqua fresca di montagna


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Allo Zum Hirschen di Senale-San Felice (BZ),  alla scoperta dei laghi e delle cascate tra Alta Val di Non e Val d’Ultimo

L’acqua, d’estate, non significa solo mare. Al contrario, è come un torrente che dalle stanche abitudini consolidate scorre verso l’esperienza inedita, gli angoli più segreti e meglio custoditi, lontano dalla rassegnazione delle code in autostrada ed estremamente vicino a un luogo dell’anima come lo Zum Hirschen di Senale-San Felice (BZ), emblema di un turismo scolpito nelle leggi morbide della slow-sofia in Alta Val di Non. Questo avamposto del benessere di corpo e spirito, dove il design contemporaneo si è sovrapposto con leggerezza e rispetto a una plurisecolare tradizione di ospitalità, è il punto di partenza ideale per seguire – usufruendo dei consigli della famiglia Mocatti – le impronte dell’acqua a cavallo tra Trentino e Alto Adige, lungo una pista che vede come prima tappa il Lago di Tret, conosciuto da escursionisti e famiglie che – con la bella stagione – approfittano dei raggi del sole e del clima tutto sommato mite per rilassarsi, pescare o, addirittura, fare il bagno. È una passeggiata semplice, in cui il sentiero e i tratti forestali si susseguono in armonia tra boschi di larici e prati per poi sfociare nel cristallino luccichio della superficie liquida, che riflette le montagne.

Sempre in Alta Val di Non, nel gruppo delle Maddalene che delimita il confine settentrionale della valle, il laghetto del monte Luco (2182 metri) invita a una dolce sosta sulle sue rive erbose per un pic nic o un riposino al sole magari con i piedi a mollo nell’acqua fresca e pulita per poi riprendere il cammino e raggiungere la cima del Monte Luco (2434 metri). Dalla croce di legno che ne segna la vetta, il panorama a 360° toglie il fiato: a nord la Val Passiria, il Gruppo del Tessa e Merano, a sud il Gruppo del Brenta, a ovest la verdissima Val d’Ultimo e a est le Alpi di Sarentino. Ma dal lago, a soli 20 minuti, si sale anche al Piccolo Luco (2297 metri): dalla cima la vista si apre sulla Val d’Adige e la Val Passiria a nord e verso Bolzano e le Dolomiti a sud.

Perfetto per una gita in giornata, il bacino Zoggler, in Val d’Ultimo, è invece il più grande lago artificiale dell’area, lungo circa due chilometri e caratterizzato da un finale a sorpresa con l’imponente diga, alta 66,5 metri. Sotto le sue acque, come sa bene chi si munisce di bombole e muta per effettuare immersioni, riposano ben 12 masi, per oltre mille anni considerati tra i più belli della zona. Dal parcheggio del lago, la “Seeweg” è una camminata costellata di racconti, fiabe e leggende, che incrocia anche un’oasi Kneipp, aperta da maggio a ottobre, e che consente in meno di un’ora di arrivare alla fine del percorso. Ma non si può visitare la Val d’Ultimo senza passare da Santa Gertrude, l’ultimo paese di questa valle che sembra incantata. Dal Centro Visitatori del Parco dello Stelvio, a piedi, si costeggia il torrente tra bellissimi masi e prati verdi fino ai larici millenari, considerati le conifere più antiche d’Europa. Toccare la corteccia di questi alberi è una vera e propria emozione: questi giganti della terra esistevano 2000 anni fa, quando del mondo che conosciamo ora non c’era traccia.

Perfetto per un’escursione con tutta la famiglia anche il Lago Smeraldo di Fondo (TN): la passeggiata che dal centro del paese porta al canyon e al lago è una piccola meraviglia della Val di Non. L’atmosfera è fiabesca, l’acqua del Rio Sass scorre veloce vicino al sentiero che ne segue il corso in senso opposto, e continuando a camminare si arriva al vecchio mulino che si appoggia a una parete del canyon. Proseguendo sul sentiero ricavato dalla roccia e sulle passerelle che sovrastano il fiume, colpisce lo scrosciare dell’acqua di una piccola cascata per poi arrivare finalmente all’incantevole Lago Smeraldo, bacino artificiale di 10 mila metri quadrati, balneabile in estate e davvero suggestivo. Tornando a Fondo, nel cuore della borgata storica, il Museo “Casa dell’Acqua” racconta dello stretto legame con della valle con fiumi e laghi e della storia dei torrenti e dei canyon della Val di non, con spazi interattivi per tutta la famiglia.

Il più suggestivo dei luoghi d’acqua offerti dalla Val di Non, come non mancano puntualmente di sottolineare allo Zum Hirschen, è però senza dubbio la Cascata di Tret, circondata da un paesaggio strepitoso, dove il getto formato in vetta si tuffa da circa 70 metri tra le pareti di roccia verso il canyon del Rio Novella, per poi insinuarsi nel bosco e continuare la propria corsa. A questo spettacolo si può assistere dall’alto ma soprattutto dal basso, percorrendo un sentiero attraverso scalini e ponticelli di legno che conducono alla base, dove gli schizzi d’acqua sono il contributo della natura alla lotta contro l’afa estiva, che qui sembra però solo un lontano ricordo.



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