Lali Panchulidze, la Principessa di Georgia che dipinge la sua terra con le parole


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Conoscere il mondo con i suoi veri colori, sapori, profumi, ombre e magnificenze, significa accrescere un indispensabile bagaglio culturale capace di allargare il “campo visivo” della nostra anima, di renderci interiormente più liberi e capaci di colorare i nostri pensieri.  Abbiamo avuto l’onore di conoscere una donna straordinaria, dotata di una insolita delicatezza, gentilezza, riservatezza e tanto fascino da incuriosirci. Si tratta di Lali Panchulidze, nientemeno che Principessa di Georgia che raggiungiamo per una appassionante intervista.

 

D – Lali Panchulidze chi è, da dove viene?

R – Io provengo dalla meravigliosa perla del Caucaso, dal cuore pulsante dell’Eurasia, Sakartvelo, ossia la Georgia, la mitica Colchide del Vello d’Oro, la Terra di Mezzo fra oriente e occidente, la porta della Via della Seta. La mia è una antica famiglia cristiana ortodossa georgiana, i miei antenati furono patrizi bizantini, nobili (aznauri) del principato di Tao Klarjeti e del regno di Imerezia, cavalieri caucasici templari (tadzrelebi), principi georgiani (tavadashvili), generali e conti dell’impero russo degli zar. Ma io sono semplicemente Lali, me stessa, perchè la vera nobiltà è solo personale, d’animo, quella che ti guadagni sul campo, con il lavoro e l’impegno di tutti i giorni, la cultura e la solidarietà. Semmai ci tengo al titolo di “mandilosani” (dama, nobildonna) che mi è stato concesso per la mia patriottica fedeltà alla Georgia, alla nostra tradizione, alla nostra santa Chiesa Ortodossa ed alla nostra gloriosa dinastia reale Bagrationi.

 

D – Lei è appassionata di arte, ci può introdurre qualche cosa che riguarda il panorama artistico del suo Paese?

R – La Georgia è una colorata e profumata terra di sintesi fra diverse civiltà perché siamo situati in una posizione strategica di confini e di passaggi ed abbiamo sempre difeso la nostra identità nazionale, recependo però in essa, i migliori esempi delle culture vicine. Noi abbiamo ancora le rovine dei porti greci e romani sul Mar Nero, siamo pieni di chiese (a loro volta ancora piene di fedeli devoti), monasteri, castelli e torri medievali, le nostre città si sono sviluppate urbanisticamente in maniera eclettica ed armoniosa, con sfoggio di diversi stili architettonici, materiali e colori. La cultura profonda sta nella nostra ortodossia cristiana, nella classicissima e rigorosa iconografia, ma abbiamo avuto e continuiamo ad avere pittori, scrittori, poeti e musicisti, tutti molto legati alla nostra terra e identità. A me piace molto la fusione fra antichità classica e post modernità, il dialogo fra diversi e la creazione di nuove sintesi.

 

D – Ci può essere uno scambio culturale più profondo tra Italia – Russia?

R – La sua domanda errata mi permette di chiarire bene una punto per me assolutamente fondamentale. La Georgia (Sakartvelo) non è la Russia, noi abbiamo una bimillenaria storia ed una fortissima identità, con un nostro alfabeto ed una nostra lingua, noi siamo orgogliosamente georgiani! Detto questo, alla grande sorella ortodossa Russia siamo culturalmente e storicamente legati. Non siamo solo vicini ma fratelli che sono stati insieme prima nell’impero zarista e poi nella Unione Sovietica. Ora gli interessi geopolitici ed economici stranieri hanno destabilizzato gli assetti: la Russia occupa militarmente due nostre storiche regioni (Ossezia e Abkhazia) e gli USA ci stanno colonizzando culturalmente, spingendoci nelle braccia del liberismo più sfrenato e della bellicosa NATO. Noi, invece, vogliamo entrare nell’ Unione Europea, rimanendo militarmente autonomi, amici di tutti, padroni del nostro destino e politicamente protagonisti della regione caucasica. Io non mi occupo di politica in senso stretto, ma ho studiato la storia e la geografia: la Georgia è estremo confine orientale dell’Europa, è confinante con la Russia ed è lontanissima dalle Americhe e dallo loro mentalità.

 

D – Quali scambi economico commerciali sono possibili fra Italia e Georgia?

R – La Georgia ha un formidabile artigianato di riconosciuta eccellenza (icone, gioielli, tessuti, abiti tradizionali, tappeti e accessori) ed è famosa per i sui vini, molto antichi e particolari, è una terra ideale per il turismo, sia per la sua stratificata storia che per le diverse bellezze naturali, per i paesaggi incontaminati, ancora abitati da cavalli selvaggi, orsi e cervi. E poi da noi si mangia benissimo, tanti piatti tradizionali, molto saporiti e speziati. Ma fra Italia e Georgia (e paesi ex URSS) ci sono già forti rapporti commerciali. La nostra borghesia ama lo stile italiano, la moda ed il design ma anche molti vostri prodotti agroalimentari ed enogastronomici. Con la nostra ACIGEA (associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia) sviluppiamo queste tematiche, elaborando progetti di collaborazione culturale e professionale in questi ambiti. Per gli imprenditori e investitori italiani vi sono tante opportunità economiche ed anche molte agevolazioni fiscali ed amministrative. Venite in Georgia, godetevi la Georgia, investite in Georgia.

 

Una breve e incisiva intervista che apre ulteriormente la volontà di meglio conoscere questa meravigliosa porzione di mondo. Pertanto tra le righe di questo giornale troverete puntualmente degli approfondimenti verso nuovi scenari.

 



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