A cena con i Butteri per scoprire i sapori di Maremma


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Il nuovo appuntamento di “Alcide Gourmet Club”di mercoledì 25 settembre è dedicato alla Maremma, territorio ricco di prodotti e piatti tipici difficili da reperire nella loro autenticità fuori dal territorio di origine. Grazie alla prestigiosa collaborazione con il Parco regionale della Maremma, sarà possibile degustare formaggi pecorini, vini, Olio Evo, miele e confetture prodotti da otto aziende che hanno ottenuto il marchio di qualità, Agro e Agro Bio,  istituto dal Parco per selezionare i migliori produttori dell’area protetta e dell’area contigua.

Il Parco, noto anche come Parco dell’Uccellina, è un capolavoro di natura incontaminata grande quasi cento chilometri quadrati di area protetta e altrettanti di zona contigua, con mare, boschi, pinete, la foce del fiume Ombrone, dune costiere, paludi, monti, grotte, siti archeologici. Un paradiso per gli amanti della natura da vivere tutto l’anno, dove prosperano colture agricole e allevamenti di altissima qualità.

“E’ un piacere per me – dice Lucia Venturi, presidente del Parco regionale della Maremma – poter raccontare e far degustare i prodotti che rappresentano la Maremma e che con tanta cura selezioniamo. Il parco è molto conosciuto per i suoi 25 km di spiagge ma ancora non tutti sanno quanti tesori custodisce. Questa sarà l’occasione per scoprirne alcuni”.

Insieme Lucia Venturi e ai prodotti del Parco, l’appuntamento di Alcide Gourmet Club può contare su altri importanti protagonisti. Sandro Signori del Ristorante Boccaccio di Caldana, presente nelle principali guide dedicate alla Maremma, mostrerà come si realizzano i veri Tortelli Maremmani fatti mano, dalla sfoglia, all’impasto, che poi saranno degustati in tre diverse versioni.

I Butteri dell’associazione Transumando, invece, oltre a raccontare durante la cena la loro vita ed il loro lavoro da “cowboy italiani”, presenteranno il più classico dei cibi della loro tradizione: lo spezzatino ovviamente ed esclusivamente di carne di Maremmana allevata brada a Vulci, dall’azienda di Paolo Mariotti che fa parte del Presidio Slow Food dedicato a questa particolare razza bovina.

IL viaggio in Maremma si concluderà con la riscoperta di un prodotto tipico e poco conosciuto della gastronomia locale ed amiatina: il ciaffagnone. Si tratta dell’antenato delle crépes, che la leggenda vuole portato in Francia, insieme a tante altre specialità toscane poi divenute tipiche francesi (omellete, soupe d’oignons, boeuf miroton), da Caterina de’ Medici andata in sposa al futuro Re Enrico II nel 1533.



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