Cucina d’amore e libertà. L’eros e l’arte di volersi bene


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CUCINA D’AMORE E LIBERTÀ. L’eros e l’arte di volersi bene di Francesco Cavallo, affermato hospitality manager alla sua prima prova letteraria, edito da Mandragora, racconta attraverso una serie di originali ricette l’intensa relazione che intercorre tra Eros e Cibo, ed è corredato da 31 tavole a colori realizzate da Susanna Spelta, illustratrice e fashion designer professionista.

Cucina d’amore e libertà non è una classica raccolta di ricette, ma un libro che con linguaggio seducente e insolito svela la connessione che unisce piacere e buona tavola, proponendo una serie di piatti internazionali i cui ingredienti sono da intendersi, dove non diversamente indicato, esclusivamente per due. Ecco dunque il “Boiling Moonlight Risotto”, da gustare a mezzanotte con una compagnia inaspettata, “Le carni di Kashgar”, “La polpa di Aisha”, “Cheek to Cheek”, “Un amore del cavolo”, piatti nella cui preparazione il lettore potrà cimentarsi, riconoscendo in ciascuno di essi la propria attitudine all’amore o il proprio desiderio di libertà.

A partire dai Preliminari, dedicati alla preparazione di manicaretti e salse come antipasti, il volume affronta poi altre due sezioni: La prima audacia, riservata ai primi piatti, e Il piatto forte, che propone invece i secondi tra cui “Gli anelli di Mompracem”, da servire, dice l’autore, con “sguardo intenso e piratesco” raccontando agli ospiti “di quando giocavate alla morra nelle buie taverne di Labuan”.

A rendere eccitante un piatto, sostiene Francesco Cavallo, non è infatti solo la chimica e l’accostamento dei suoi ingredienti, quanto l’atmosfera che si crea durante la sua preparazione. La cucina può richiamare odori, sensazioni tattili, suoni e immagini di luoghi vicini e legati alla nostra tradizione culinaria, oppure esotici, provenienti da paesi lontani, visitati nel passato ma il cui ricordo rivive improvvisamente in un sapore. Le mille associazioni sono in grado di creare un clima di attesa ed eccitazione.

Le ricette proposte nel libro diventano così un pretesto per raccontare storie di luoghi pittoreschi, dai boulevard parigini, ai barrios spagnoli, dai vicoli di Napoli, al Bazar di Damasco. E storie di amori, come la donna ammaliatrice vista al casinò o la bellissima Aisha nelle strade di Marrakech. Cucina d’amore e libertà si veste inoltre delle sonorità della grande letteratura, scomodando l’Iliade e l’Odissea e i loro celeberrimi eroi, uomini d’amore e di libertà.

 



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