Inno alla bellezza


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Nella punta sud occidentale della Sardegna, a circa 20 Km da Cagliari e a mezz’ora di auto dalla spiaggia della cittadina sarda per antonomasia, il Poetto – un piccolo paradiso che si estende per circa 8 km lungo il promontorio dalla Sella del Diavolo sino al litorale di Quartu Sant’Elena – troviamo un giardino segreto, entrato nel 2020 nel network dei più bei giardini visitabili in Italia: il Giardino degli Hibiscus della Sgaravatti Group.

Il Giardino degli Hibiscus nasce ufficialmente nel 2008 per volere di Rosi Sgaravatti, imprenditrice e garden designer dell’omonima azienda. L’amore per questa magnifica pianta la portò prima in America e poi in Australia, alla ricerca delle varietà più interessanti, che avrebbero poi trovato dimora a Capoterra, in un’area dedicata di circa 4.000 mq, dove iniziò a studiarne lo sviluppo.

Quello che nacque come campo sperimentale, nel corso degli anni si è trasformato in un giardino unico e prezioso che con il tempo si è arricchito di nuovi esemplari dai molteplici colori, selezionati dal vento, dalla salsedine e dal sole della Sardegna e che ad oggi conta circa 2mila piante di Hibiscus rosa-sinensis.

Per la dedizione nello studio e nella selezione delle varietà di questa pianta la Società australiana degli Hibiscus dedicò nel 2018 a Rosi Sgaravatti un Hibiscus dal colore giallo che porta il suo nome; mentre per il suo straordinario impegno nel mondo florivivaistico, il 30 maggio di quest’anno, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente Mattarella.

Il linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Hibiscus rappresenta la “bellezza fugace”. La sua fioritura dura infatti dalle prime luci del mattino fino a metà pomeriggio e una volta reciso, appassisce dopo solo un giorno. Nel linguaggio d’amore, donare un ibisco alla donna amata è un messaggio per dirle: ”come sei bella”.

In terra siriana il corteggiatore che dona alla sua amata un fiore di Hibiscus vuole comunicarle la sua pazienza. La corteggiata può rifiutare regalando un fiore cangiante, al quale l’amante respinto risponderà con un fiore rosso sangue per esprimere il suo immenso dolore per il rifiuto.

Le donne hawaiane, invece, comunicano con un Hibiscus sulla chioma la loro disponibilità o meno ad una nuova relazione a seconda se il fiore è portato dietro l’orecchio destro (impegnate), sinistro (non impegnate) oppure dietro entrambe (impegnate, ma in cerca di una nuova avventura).

In Cina l’albero di Ibisco è sinonimo di fama e ricchezza, in Giappone, come nelle isole polinesiane in genere, l’ibisco è un omaggio di benvenuto agli ospiti e ai turisti, mentre in Corea del Sud è simbolo di amore perpetuo nel matrimonio ma anche di immortalità e di invincibilità in guerra.

Fonte: Grandi Giardini Italiani



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