EUPHORBIA PULCHERRIMA o STELLA DI NATALE.


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La Stella di Natale è una delle piante più note, amate, coltivate e regalate nel mese di Dicembre. Purtroppo, però, spesso capita che già verso gennaio cominci a perdere le prime foglie per poi spegnersi definitivamente in febbraio.

Affonda le radici del proprio simbolismo nella civiltà azteca che la donava in sacrificio al sole per rinnovare le proprie forze attraverso il sangue (simboleggiato dalla pianta dalla foglie rosse) degli indigeni. Successivamente i missionari spagnoli la usarono per la prima volta nel XVII secolo in occasione delle feste natalizie per adornare i presepi ed addobbare le Chiese.

L’euphorbia pulcherrima venne scoperta nel 1520 dagli spagnoli di Cortes che giunti a Tenochtilan la videro nelle canoe degli abitanti locali che trasportavano fiori e piante a Montezuma. La sua diffusione pare sia dovuta invece all’ambasciatore degli Stati Uniti Robert Poinsett che nel 1825, di ritorno da un viaggio in Messico, la portò nella sua casa in Carolina per coltivarla.

L’euphorbia pulcherrima è una pianta perenne che può vivere alcuni anni e raggiungere anche altezze che vanno dai 2 ai 4 metri e ama i climi caldi ed umidi. E’ una pianta a fotoperiodismo negativo cioè ha bisogno di poche ore di luce per cominciare la fioritura, che infatti in natura inizia in novembre, in commercio si trovano all’apice della fioritura verso le seconda metà di dicembre questo perché per venire in contro alle esigenze del mercato le piante vengo esposte anche per 12 ore consecutive alla luce artificiale così da ritardarne la fioritura fino al momento di maggior richiesta, appunto verso Natale. Il fiore dell’euphorbia pulcherrima è, in realtà, quello piccolo giallo che si trova all’interno delle foglie che si colorano di rosso (a volte possono essere anche bianche o rosa) di nome bratee. La sua temperatura ideale è tra i 15 ed i 20 gradi. Durante la stagione invernale va tenuta all’interno in un ambiente riscaldato che però non sia troppo secco e troppo caldo. In inverno ama la luce diretta del sole mentre in estate potrebbe bruciata dai raggi troppo forti. Durante la stagione calda l’ideale è posizionarla a mezzo sole, così da ricevere molta luce ma senza irradiazione diretta. Particolare attenzione va dedicata alla composizione del terriccio ed alla sua irrigazione che dovrà variare a seconda della stagione. Il terriccio deve essere estremamente drenante per evitare i ristagni che potrebbero portare alla morte della pianta, composto quindi per tre quarti di torba ed un quarto di sabbia. In estate le irrigazioni dovranno essere più abbondanti, ma senza mai lasciare acqua stagnante. In inverno, durante la fioritura, la Stella di Natale ha parecchia sete e fame, va quindi concimata con sostanze ricche di potassio e fosforo circa una volta alla settimana. L’irrigazione deve essere effettuata solo quando la terra si presenta completamente asciutta e con una quantità di acqua tale da inumidirla evitando quindi i ristagni. In primavera bisognerà procedere alla potatura dei rami più grossi all’altezza della gemma più sviluppata e all’asportazione completa dei rami più sottili e privi di gemme. Dai rami più grossi si possono riprodurre nuove piante per talea, con la quasi certezza del risultato se si osservano alcuni semplici accorgimenti. La talea va tagliata con l’ausilio di una lametta e non della forbice che schiaccerebbe il ramo, poi va immersa in un vaso con dell’acqua tiepida per favorire la nascita del primo embrionale apparato radicale.



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