Recuperare gli ortaggi antichi: un progetto reso realtà


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Esistono molte più piante alimentari di quante ne possiamo trovare nei supermercati ed ortofrutta. Molte di queste rarità sono decisamente interessanti ma, purtroppo, spesso quasi introvabili o addirittura a rischio di estinzione.

 

patata violaLa patata viola

La patata è senza dubbio il tubero più conosciuto e utilizzato nella parte occidentale del mondo. Esiste una varietà di patata meno conosciuta della classica a pasta bianca, che si presenta viola ed è detta per questo “Violetta”. Essa non è il risultato di esperimenti OGM, bensì un prodotto dalle origini antichissime. Sembra che questo saporito tubero, la cui origine sarebbe in Sud America, sia stato l’ambrosia dei re degli Incas.

Questa patata costituisce una fonte di carboidrati e di amido, di vitamine A e C nonché di minerali essenziali di tutto rispetto a fronte di una facilità di accesso per ogni fascia sociale, oltre ad una buona quantità di agenti antiossidanti, i flavoni, che costituiscono un reale valore aggiunto in tempi di stretto controllo dietetico.

Una volta lessata, la patata viola si presenta dal punto di vista ottico con polpa e colore irregolari, mentre il gusto è quanto meno sorprendente: essa, infatti, è meno pastosa della “cugina bianca” ma di gran lunga più saporita. Il condimento che la esalta al meglio sarà leggero, con olio non troppo acido.

Per saperne di più…

E’ questo spirito di recupero delle antiche piantagioni alimentari che ha spinto quattro appassionati di botanica ad inaugurare una cooperativa che si prendesse cura di specie vegetali dimenticate, dando vita a “Orto Antico”.  Peperoni neri, pesche piatte, cocomeri dalla polpa gialle e pomodori tigrati sono solo alcune delle specie che sono state rivalutate.

Per maggiori info: www.arcopa.it



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