Pelargonium O Geranio,sapore d’estate


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Il pelargonium, più comunemente noto come geranio, è senza dubbio la pianta più diffusa nei giardini, nei terrazzi e nei balconi, sia per la sua grande facilità di coltivazione che per la sua caratteristica di fiorire più volte durante la stagione calda.

In natura esistono sei diverse specie di pelargonium: lo zonale, il peltatum o edera, il grandiflorum, l’odoratissimum, il graveolens ed infine il radens. La loro classificazione tiene conto della forma della foglia nel caso del zonale e del peltatum, del colore ed della forma del fiore per il grandiflorum e l’odoratissimum ed infine della profumazione molto particolare nell’odoratissimum caratterizzato da piccole foglie aromatiche e da fiori bianchi dalla gradevole profumazione di mela; nel graveolens il profumo del fiore ricorda il profumo delle rose e nel radens quello del limone.

Il geranio zonale è contraddistinto dal fusto tondo ed eretto, lievemente peloso, con foglie folte e caratterizzate da una colorazione più scura verso l’interno. Da qui proviene il nome di zonale.

Il geranio peltatum o edera è caratterizzato da foglie lucide e carnose la cui forma richiama vagamente quella tipica dell’edera, ha un portamento pendente, la  capacità di sopravvivere anche in condizioni più estreme e può raggiungere dimensioni considerevoli. Il geranio zonale ed il geranio edera sono i più conosciuti ed apprezzati, molto probabilmente anche grazie alle continue ed abbondanti fioriture che regalano da maggio a settembre. Il geranio d’inverno tende a perdere quasi tutte le foglie ed entra in uno stato vegetativo di riposo: ha bisogno di temperature non troppo rigide, quindi d’inverno va riposto in serra o comunque al chiuso e va bagnato circa una volta al mese. D’estate, invece, ha bisogno di una buona irrigazione costante ed è preferibile concimarlo frequentemente (una volta alla settimana, per esempio) così da consentirgli continue fioriture e quel bel colore verde intenso caratteristico delle sue foglie. Inoltre nel periodo della massima vegetazione è necessario tagliare fiori e foglie secche a circa un centimetro dal fusto così da non creare cicatrici nel fusto stesso che potrebbero divenire causa di indebolimenti e di esposizione ad eventuali muffe o parassiti. Tra l’altro, togliere le foglie ed i fiori secchi ha lo scopo di eliminare parti inutili della pianta che non hanno più necessità di essere alimentate e di consentire a quelle nuove di crescere in un contesto più spazioso e luminoso. Il pelargonium per la sua bellezza semplice e rigogliosa è da sempre la pianta più apprezzata e coltivata, da esperti e non, praticamente in tutta la penisola italiana.



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