Non solo pollini. anche i cibi possono causare un raffreddore


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È arrivata la primavera e chi è allergico ai pollini comincerà a starnutire, lacrimare, tossire e lamentare prurito. Molti però potrebbero avere qualche piccolo guaio in più, per esempio a tavola, gustando una fresca insalata di pomodori o mangiando della frutta. Questo a causa delle “allergie crociate“, una combinazione allergica tra pollini di alcune famiglie e vari alimenti vegetali.

Così, una persona che soffre di allergia ai pollini e che, durante la fioritura, avverte un prurito al palato, un bruciore o un prurito in bocca e alle labbra o un gonfiore al viso mangiando una mela o una pesca, deve prendere in considerazione una reazione crociata, che si manifesta spesso con una sindrome orale allergica (SOA), con irritazioni alle labbra ed al cavo orale.

 

Tra le reattività crociate, la più frequente è senza dubbio quella tra mela, nocciola e polline di betulla che si osserva nel 30 – 70 per cento degli allergici ai pollini di betulla. Può così essere utile a chi è allergico ai pollini conoscere i “legami” tra pollini di piante e alimenti vegetali.

Nella tabella seguente gli alimenti per cui è stata descritta una reattività crociata con i pollini o gli acari della polvere domestica.

ALLERGENI

ALIMENTI

Pollini in genere

Miele

Graminacee

Melone, anguria, arancia e agrumi, kiwi, pomodoro, patata, melanzana, pesca, albicocca, ciliegia, prugna, mela, arachidi, mandorla, molto raramente frumento e cereali e loro derivati (pane, pasta)

Artemisia

Banana, anguria, melone camomilla, zucca, sedano

Artemisia e altre Composite

Camomilla, cicoria, tarassaco, prezzemolo, finocchio, sedano, carota, melone, anguria, zucca, semi di girasole, mela, banana, anice, cumino, coriandolo

Parietaria

Basilico, piselli, more di gelso, ortica, melone, ciliegia

Olivo

Olive

Betulla

Mela, pesca, albicocca, nespola, lampone, fragola, ciliegia, banana, noce, nocciola, mandorla, arachidi, pistacchio, carota, patata, finocchio, sedano

Nocciolo

Nocciole

Ambrosia

Banana, anguria, melone, camomilla, zucca e sedano

Acari della polvere

Crostacei, lumache di terra e di mare, mitili

In ogni caso, come con tutte le allergie, il rimedio principale è quello di sapere a cosa si è allergici e di evitare l’allergene. È importante quindi non mangiare i cibi responsabili della sindrome orale allergica soprattutto durante il periodo di fioritura delle piante.

Maggiori informazioni su www.arpa.veneto.it/aria_new/htm/pollini_rubrica.asp

Per approfondimenti, il responsabile scientifico sugli aspetti sanitari che collabora con ARPAV è il dott. Guido Marcer del Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica dell’Università di Padova, tel. 049 8212552 – 2556  guido.marcer@unipd.it .



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