SALA UNO di Roma dal 25 Ottobre al 6 Novembre 2011. liberamente ispirato a L’Orso di Cechov
Ne L’orso Popova e Smjrnov si incontrano. Si incontrano e non vogliono accorgersi di essersi incontrati.
Si prendono in giro, si urlano contro, si sfidano a duello. Travestiti da orsi e vedovelle, i personaggi, i fatti, le parole succhiano straziati e comici il desiderio di riconoscersi, ricominciare, gioire: in nome dell’amore fermarsi.
Che significa per ognuno di noi fermarsi? Cosa è per noi proprio difficile, difficile, difficile lasciare andare?
I no hanno trasformato l’uomo in orso e il tradimento ha reso una vedovella guerriera del lutto.
Stop. In the name of love: L’Orso è un atto d’amore per l’entusiasmo cosciente.
L’entusiasmo è difficile, sembra sempre che ci possa sfuggire dalle mani, ci fa uscire dal brodino tiepido del potrei cadere e solo soffrire. ci rende responsabili: è lo sforzo che ogni giorno è necessario fare per conservarlo.
Non vogliamo vedere che le cose potrebbero non andare come sempre… ma meglio…








