La questione civile Sul buon uso dell’indignazione


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Con il tono appassionato di un’orazione civile, Roberta de Monticelli mette a fuoco con esattezza il cuore della tragedia che stiamo vivendo, e mostra come dal buon uso della nostra indignazione possa risultare una rifondazione, un progetto per una nuova civiltà. Lo sguardo dell’indignazione fondata, quella che resiste al vaglio critico, non si appunta affatto su di sé ma sul valore che sta alla base di un obbligo: per esempio, la competenza e l’onestà richieste per esercitare un ufficio pubblico, la conoscenza della propria disciplina che è richiesta per insegnarla, e di conseguenza sul disvalore che grava sull’abuso di chi invece, avendo il potere di farlo, distribuisce questo tipo di uffici a titolo di ricompensa per servizi privati, e peggio ancora se di tutt’altro genere… Il torto è una ferita dell’anima di chi lo subisce, non una diminuzione della sua utilità. Tanto è vero che la stessa ferita è subita da chi non lo patisce personalmente, ma lo percepisce come torto. È questo il senso proprio dell’indignazione, che la distingue profondamente dal risentimento.”


Il libro:
Ci sono momenti in cui un uomo pensa che la sua vita non abbia valore. Ce ne sono altri in cui si pensa che non abbia più valore la vita di nessuno. Per molti di noi questo è un momento come il secondo. È questo, vivere oggi in Italia. È questa l’erosione di speranza, di coraggio e di slancio creativo a ridurre in cenere i nostri giorni. E forse a ridurre anche la crescita del PIL.

Un libro di 160 pp.

13,50 Euro

 




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