A cena da noi, Tolstoj e Signora


Add to Flipboard Magazine.

Immaginiamo di voler stupire i nostri amici con una cena particolare, qualcosa che oltre a farci fare bella figura stupisca per originalità. Ci viene in aiuto Andrea Di Tirro curatore del libro “ Lo stufato di Tolstoj”, un ricettario del tutto singolare che ci regala uno spaccato della vita famigliare dello scrittore russo attraverso la passione per la cucina della moglie, la contessa Sofja Andreevna-Tolstaja.

Andrea Di Tirro, nato a Prato ma bresciano d’adozione, è appassionato da sempre di lingue straniere (quella russa in particolare) e di arte culinaria. L’idea del libro gli arriva casualmente guardando su un canale russo un programma di cucina nel quale venivano presentate alcune ricette della famiglia Tolstoj. Immediata scatta la ricerca, non facile, del famoso ricettario, finché un’amica da Tula gli invia una copia originale del quasi ormai introvabile libro. Andrea Di Tirro comincia così un lungo e meticoloso lavoro di traduzione e rivisitazione del testo. Gli appunti della contessa diventano un manuale pratico e ancora oggi consultabile, non senza qualche accorgimento, per esempio nella quantità delle dosi, che il libro riporta fedeli e generose, vista la numerosa prole della celebre “cuoca” russa e dell’autore di “ Guerra e Pace”: ben tredici figli.

“Lo stufato di Tolstoj” propone il testo originale in russo delle ricette con traduzione in italiano, immagini d’epoca della celebre famiglia, tutte rigorosamente in bianco e nero, le citazioni di Pellegrino Artusi (padre della cucina italiana), un’appendice con i ricordi della nipote della contessa Sofja, Tatjana Suhotina-Toltaja e ancora indicazioni utili a capire le unità di misura e gli strumenti utilizzati in cucina dalla contessa per la realizzazione dei suoi manicaretti.

Un esempio di una ricetta che oggi potremmo realizzare? Quella riportata a pag 111 del libro: Pasticcini alla mandorla di Stepan.

 

( N.B. Una libbra equivale a 400-450 gr)

“Una libbra di farina, mezza libbra di burro di panna fresca, mezza libbra di zucchero, tre rossi, un bicchierino di acqua e sale. Farne un impasto, ritagliare con un bicchiere dei cerchietti di questa pasta e cospargerli con mandorle tritate. Quindi metterli su una placca, spennellarli con dell’uovo e infornare ad una temperatura non troppo alta.”.

Tornando alla nostra cena con gli amici ci permettiamo di aggiungere una piccola idea: accompagnate ogni piatto di portata della contessa Sofja, rivisitato da Andrea Di Tirro, con una copia della ricetta stessa, da regalare ad ogni commensale. O meglio ancora con una copia del libro! “Lo stufato di Tolstoj”- Marco Serra Tarantola Editore.

Emanuela Biancardi

 

 



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati