L’universo spirituale di Marc Chagall.


Add to Flipboard Magazine.

In mostra nella chiesa di San Cristoforo a Lucca venti prestigiose opere del maestro russo. Non si poteva scegliere location più affascinante della chiesa romanica di San Cristoforo a Lucca, per ospitare le meravigliose opere del  pittore russo Marc Chagall. In mostra dal 7 gennaio all’11 marzo 2012, Chagall’s Spiritual Universe, è un evento organizzato dall’associazione San Cristoforo, ideato e curato dalla Lalla’s Join di Stefania Trolli in collaborazione con Luciano Caprile e con la partecipazione di Sem-Art Gallery di Monaco. Le venti tele di piccole dimensioni realizzate con pittura ad olio e tecnica mista, costituiscono un corpo di lavoro prodotto tra il 1959 e il 1982 e sono la sintesi dell’universo chagalliano fatto di colori, ottimismo ed armonia interiore. Marc Chagall nasce nel 1887 in un piccolo paese dell’attuale Bielorussia, Vitebsk, con il nome di Moishe Segal che diventa Chagall, quando ben presto acquisisce la cittadinanza francese. Cresciuto in una famiglia di cultura e religione ebraica, rimarrà sempre legato alla sfera spirituale e i riferimenti agli episodi biblici saranno costanti in tutta la sua produzione artistica.

 

Il pittore prende parte attivamente al clima avanguardistico di Parigi che incalzava nei primi decenni del Novecento e seppure rimane sempre ai margini dei movimenti strutturati e organizzati, sono evidenti le influenze della sperimentazione sul colore e del primitivismo che all’epoca impegnavano gli artisti della corrente Fauve oppure le figure geometrizzate e sovrapposte tipiche del Cubismo. Il blu oltremare, il rosso porpora e il giallo intenso di Chagall, celebrano le reminescenze dell’infanzia spensierata vissuta a Vitebsk. Il segno essenziale e ingenuo, le figure semplici, poco decorative e le scene oniriche, ricordano la cultura popolare e rispecchiano il mondo fantastico e fiabesco tanto caro all’immaginario russo. Così nelle opere presentate a Lucca, non mancano i temi portanti della poetica di Chagall come l’amore sublime che, nella tela Le bouquet jaune del 1975, si corona in un abbraccio immerso nello sfolgorante sfondo blu in cui esplode un vigoroso bouquet di fiori gialli. Il circo, raffigurato nelle opere Le clown au visage bleu del 1980 e Le Trapéziste del 1978-80, suggerisce invece, un figurativismo infantile fatto di incantesimi e meraviglie che si congiunge al concetto di maschera, custode dell’innocenza e dell’autenticità dell’anima.

Non poteva mancare infine, il rapporto con la religione evocato dal dipinto Le roi David, riferimento esplicito alla personalità biblica del re d’Israele idolatrato dalle folle di sudditi. La pittura di Chagall si presenta come uno spazio sospeso in un profondo ed armonioso cielo colorato dalla moltitudine di cromie brillanti. Il suo straordinario universo apre un varco nell’anima dispensando gioia e felicità, coltivando amore autentico e divino che solo il nostro rintanato spirito di fanciulli è in grado di riconoscere.

Michela Cella



Devi essere registrato per inviare un commento Entra o registrati