Da Vermeer a Kandinsky: capolavori della storia dell’arte in mostra a Rimini.


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Una raccolta di straordinari capolavori provenienti dalle più importanti collezioni museali, caratterizza la mostra Da Vermeer a Kandinsky in corso a Rimini al Castel Sismondo, suggestiva location quattrocentesca realizzata dal Brunelleschi, che ospiterà l’evento fino al 3 Giugno del 2012.

Organizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e la Fondazione San Marino, l’esposizione è stata ideata dalla società di eventi Linea D’Ombra, che con l’occasione si propone di festeggiare il suo 15° anno di attività.

Nata nel 1996, Linea D’Ombra vanta di nutriti successi nella realizzazione di esposizioni d’arte che hanno portato in Italia numerose opere ricevute in prestito e provenienti da enti ed istituzioni di tutto il mondo.

In questi ultimi quindici anni l’instancabile attività organizzativa, curativa e promozionale del suo direttore  generale, Marco Goldin,  ha saputo convogliare agli eventi di Linea D’Ombra più di 7 milioni di visitatori. Hanno lasciato il segno mostre quali : America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo, presentata a Brescia nel 2007-2008; Van Gogh. Disegni e dipinti. Capolavori dal Kröller-Müller Museum, ancora a Brescia tra il 2008 e il 2009;  Mediterraneo. Da Courbet a Monet a Matisse evento realizzato a Genova nel 2010.

 

 

La mostra Da Vermeer a Kandinsky offre un meraviglioso viaggio nell’arte con un percorso che va dalla metà del quattrocento al novecento, dando lustro alle nazioni che con i loro rappresentanti si sono contraddistinte per aver scritto le pagine della storia dell’arte. Non poteva quindi mancare l’Italia a cui è affidata la parte della protagonista con la pittura veneta del cinquecento, che vanta le opere di maestri come Veronese, Tintoretto, Tiziano e Lorenzo Lotto.

Si procede con la pittura seicentesca che vede ancora la presenza italiana con il classicismo di Annibale Carracci, Guido Reni e Luca Giordano ma questa volta sostenuti dai capolavori della pittura spagnola di Velázquez, El Greco e Ribera e dalla la pittura olandese di artisti fiamminghi come Antoon Van Dyck e Vermeer presente con il famoso Cristo in casa di Maria e Marta, quadro prestato per la prima volta all’Italia dalla National Gallery di Edimburgo ed assicurato per 60 milioni di euro.

Nella sezione dedicata al settecento, risaltano i veneziani Giovan Battista Tiepolo e il Canaletto con le sue vedute; mentre per l’ottocento un’intera ala è stata riservata all’Impressionismo e ai suoi protagonisti, movimento tanto caro al direttore Goldin. Sfilano allora i maestri Manet, Courbet, Van Gogh, Monet, Renoir e Degas con la scultura della Piccola danzatrice di quattordici anni in bronzo.

Il viaggio nella storia dell’arte si conclude con la pittura del novecento in Europa che non manca di rappresentanti illustri come Kandinsky, Matisse, Picasso e Francis Bacon, autore di uno splendido trittico.

Una mostra di grande impatto visivo e di notevole qualità culturale costata 2,7 milioni di euro: “una spesa inevitabile per il valore delle opere” – come spiega Goldin, ma anche una spesa più che giustificata se si pensa che in questo caso, la storia dell’arte non viene raccontata dai libri ma dai capolavori stessi

Michela Cella



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