Cara Margòt,
ti scrivo perché non ho il coraggio di raccontare a nessuno ciò che mi sta accadendo. Ho 50 anni e dopo una vita passata a cercare l’amore mi ritrovo ad essere nelle stesse condizioni di quando avevo 20 anni. Le relazioni serie che ho avuto si sono concluse male e con un minimo comune denominatore: tutte dopo 7 anni. Certamente è anche colpa mia, non accetto che una relazione perda di mordente, che non si sogni più, che non ci si emozioni più. Concepisco l’amore come qualche cose di infinito e straordinario che non può confondersi con una banale quotidianità trainata a forza solo per responsabilità. Non capisco perché gli uomini, una volta conquistata la preda, sviliscano tutto a del volgare e insipido sesso. Questo è ciò che non accetto. Non mi aspetto una risposta ma dimmi se tutto ciò fa parte di una normalità.
Francesca
Risposta:
Cara Francesca,
credo che il tuo sia un problema comune a molti, non devi sentirti un’eccezione. Solo persone non amanti di ” guizzi” possono accettare un rapporto che si “sieda ” su se stesso. Molti tendono ad adagiarsi, a considerare l’altro un dato acquisito, non capendo che quella che per alcuni è serenità, per altri è insoddisfazione, quasi che ad un certo punto la vita si riduca ad un conto alla rovescia. Invece è proprio a quest’età che persone come te, come tante, specie se reduci da altre delusioni analoghe, sentono la necessità di vivere intensamente delle emozioni, non cercandole, ma ove capitino non ci rinunciano. È dettato dalla voglia di vivere, crederci ancora; niente come l’innamoramento rende vivi .
Quello che ti succede non è colpa di nessuno, nè tua , nè del tuo compagno ma del vostro crescere in maniera differente: per lui magari quello che per te è insipido sesso può essere appagante, o forse no, ma percepisce il tuo disinteresse e si accontenta di quello che ha.
I momenti di crisi sono acqua sul fuoco dell’amore e, non è detto che riesca a sopravvivervi.
Io non ti darò consigli, nè tu me li hai chiesti, ma ti auguro di sentirti realizzata come donna . Pensa al tuo benessere e con quello verrà quello degli altri.
Margot
Sfogati con Margot Magritte . Le tue lettere rimarranno strettamente confidenziali. le lettere pubblicate riportano solo il nome di battesimo e a volte, secondo le richieste che ci pervengono, il nome viene sostituito con un nome di fantasia
