Curve? Si, ma al posto giusto e ‘fisiologiche’
Roma, 26 luglio 2012 – La postura scorretta è un elemento drammaticamente sottovalutato ma è capace nel medio-lungo periodo di determinare danni funzionali ed estetici. I tessuti e il grasso in particolare si accumulano secondo rigorose leggi biologiche e rispondono alle sollecitazioni negative adeguandosi come possono allo scopo di mantenere l’equilibrio a scapito talora dell’estetica anche di soggetti molto giovani e ancor più dopo i 50 anni.
Di questi ultimi parla il Prof. Mario Dini Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a Firenze e Milano: “Se i primi segnali, generalmente sottovalutati, sono stanchezza, affaticamento e stress, dopo alcuni mesi possono comparire modificazioni estetiche del corpo in senso negativo. Questo perchè la modificazione dei carichi con posizioni sbagliate porta ad esempio a cedimenti delle strutture più tipiche dell’età avanzata. La postura sbagliata quindi invecchia il corpo e accentua i problemi dovuti alla forza di gravità. Si può avere una postura sbagliata nella camminata, nella posizione eretta, più spesso in tutte le attività che ci vedono seduti per molte ore, che prevedono l’uso di dispositivi e addirittura nel sonno”. Esiste una postura corretta e fisiologica ma molto spesso assumiamo posizioni forzate, scomode, che ci affaticano senza che ce ne rendiamo conto e che prevedono un dispendio di energie e a danni dell’aspetto estetico.
“Già a partire dal volto, un difetto visivo non corretto o l’abitudine a mantenere espressioni fisse corrucciate favorisce la comparsa di rughe verticali in mezzo alla fronte denominate ‘glabellari’. Anche tenere il laptop in una posizione più bassa rispetto agli occhi costringe a portare il mento verso il basso che oltre a provocare mal di testa e dolori cervicali favorisce il cedimento della struttura di sostegno del mento con la comparsa di doppio mento e rughe del collo. Coimputata anche la posizione delle vertebre cervicali che alterano la posizione di un osso chiamato ‘ioide’ e l’accorciamento dei muscoli attigui, responsabili della tonicità della parte inferiore del volto” prosegue il chirurgo. “Tutte le alterazioni della postura inducono effetti analoghi: tensioni ma anche cedimenti globali del corpo, perdita di tono, incurvamenti, spostamento dei tessuti di sostegno e del connettivo, protrusioni. La ‘pancetta’ è un tipico inestetismo da postura scorretta che si manifesta anche in persone molto magre: stare a lungo con la schiena curva a livello lombare provoca una deviazione di un particolare muscolo chiamato ‘psoas’ che influisce con la pelvi e il suo contenuto. La posizione curva sposta il contenuto delle viscere in avanti e sposta verso l’esterno il grasso addominale che anche in minima quantità è presente in tutti gli organismi. Chi presenta già un accumulo adiposo sull’addome può vederlo più accentuato a causa di alterazioni della colonna come il bacino retroverso e la tendenza ad una posizione troppo dritta e rigida, mentre l’accumulo di grasso sui fianchi, le odiate ‘culotte de cheval’ possono inaspettatamente comparire in chi presenti alterazioni della colonna come cifosi e lordosi. Anche la cellulite vede tra i suoi fattori di insorgenza disordini posturali che mettono sotto stress e alterano il tessuto connettivo. Lunghe ore seduti possono provocare una stasi della circolazione che impedisce il corretto flusso del sangue carico di ossigeno e ormoni lipolitici (capaci di sciogliere i grassi) e il ristagno delle tossine per insufficiente ritorno venoso, oltre all’infiammazione del tessuto sottocutaneo dovuto al carico del peso sul bacino, cosce e ginocchia. Il seno risponde alle stesse leggi, con l’aggravante della gravità: con una posizione ‘insaccata’ sulla sedia, la schiena curva o storta, il tronco si affloscia e non esercita l’azione dei muscoli della schiena che gli permettono di stare dritto. Un indebolimento generale che porta alla perdita di tonicità del seno la cui bellezza è data dallo sviluppo e dal mantenimento dei muscoli grande e piccolo pettorale. Provate quindi a sedervi con la schiena dritta e avrete da subito una sensazione di sostegno e sollevamento del seno nelle donne o del petto negli uomini” prosegue il Prof. Dini.
Glutei poco sodi, lato B afflitto da mancanza di volume? Sarebbe bene prima di comprare cosmetici rassodanti o sfinirsi sullo step valutare l’appoggio della nostra camminata, in alcuni casi tendiamo a camminare senza utilizzare completamente i muscoli piccolo e medio gluteo che quindi non si sviluppano a dovere, oppure utilizzando in eccesso il muscolo della fascia lata che chiamato ad un superlavoro si organizza con una riserva locale di ossigeno ed energia: accumuli di grasso insomma sulla parte esterna delle cosce e dei glutei.
Bastano pochi mesi perchè gli effetti delle cattive posture diventino visibili e recuperare è molto difficile perchè la forza di gravità e il rilassamento di alcuni muscoli interni non risponde all’esercizio fisico tradizionale.
Quando la postura errata è cronica e perdura da molti anni l’aspetto del corpo disarmonico può essere corretto solo con interventi di chirurgia estetica. “Per questo motivo” raccomanda lo specialista “è consigliabile una valutazione posturale sin dall’età dello sviluppo da ripetersi periodicamente ogni 5 anni”.
E poi un semplice esercizio: mettere accanto uno specchio durante le attività di routine, spesso chi cucina spesso non si accorge di avere i piani troppo in basso rispetto alla propria statura e impone un carico alla schiena che si riflette a catena determinando una protrusione dell’addome e un cedimento del terzo inferiore del volto.
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