I Mondi di Cristallo Swarovski


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I Mondi di Cristallo Swarovski offrono al proprio pubblico uno spazio espositivo dal look totalmente rinnovato. “Opacità Trasparente” è il frutto delle idee dell’artista Arik Levy, il designer israeliano ha disegnato la sua personale camera cristallina, ma elementi ed echi della sua installazione sono individuabili anche all’interno del parco degli Swarovski Kristallwelten.  

Sin dalla loro apertura, I Mondi di Cristallo Swarovski hanno regolarmente invitato artisti e designer a considerare le Camere delle Meraviglie e il parco come una tela bianca su cui esprimere le proprie idee creative e ad esporre in modo permanente o temporaneo le loro personali interpretazioni del cristallo. Ora, una nuova opera si è aggiunta ai numerosi elementi artistici che già si possono ammirare in questo spazio di ispirazione, incontro, simbolismo, bellezza e perfezione cristallina. Sulla scia di personaggi del calibro di Toord Boontie, Jim Whiting e Fabrizio Plessi, Arik Levy, un altro artista che valica i confini di genere e stile, ha disegnato la sua personale camera cristallina. L’opera è stata installata presso gli Swarovski Kristallwelten dopo vari mesi di lavoro, preparazione e conversione. Resterà aperta al pubblico per un periodo di due anni.

Collaborazione sfaccettata
Come artista visivo, oltre che come scenografo, stilista di moda e designer industriale e di sistemi di illuminazione, Arik Levy è andato via via aggiungendo nuove dimensioni alla sua lunga collaborazione con Swarovski. Nel 2009, ha ideato l’esposizione “Osmosis” per lo Swarovski Crystal Palace e nel 2011 ha disegnato una propria linea di gioielli per la gamma dell’Atelier Swarovski. Da allora, Levy ha integrato gli approcci che ha scoperto in questo contesto in altre creazioni, reinterpretandoli e sviluppandoli in vari design ed esposizioni.

Precisione e proliferazione
La competenza tecnica e la precisione con cui Swarovski produce il suo cristallo hanno giocato un ruolo importante nell’indurre Levy a collaborare con l’azienda. L’artista è stato inoltre colpito dall’approccio “democratico” dimostrato dai Mondi di Cristallo Swarovski nell’incoraggiare le persone ad esplorare arte e cristallo con tutti i loro sensi.
Tale approccio ha spinto Levy a donare al Gigante un cuore cristallino attraverso il quale i visitatori possono immergersi nella vita interna dei cristalli e sperimentarli appieno nelle loro varie forme e dimensioni. Si tratta di uno spazio luminescente nell’ambito delle incantevoli Camere delle Meraviglie che farà presa su molti sensi e inviterà i visitatori a soffermarsi un po’. Il nome dello spazio, ” Opacità Trasparente”, fa riferimento alla combinazione di due qualità apparentemente contraddittorie del cristallo, e gioca con la varietà di forme e misure che si possono vedere, toccare e con cui si può interagire. Diversamente dal “Duomo di Cristallo”, che mostra l’interno di un cristallo tagliato in tutta la sua bellezza e regolarità, l’opera “Opacità Trasparente” di Arik Levy mette a confronto la crescita naturale “selvaggia, ma allo stesso tempo controllata” dei cristalli con la forma rigorosa delle pietre di taglio chaton. I materiali utilizzati spaziano dal cristallo al marmo, dall’acciaio a stampe 3D prevalentemente bianche su plastica interrotte da una manciata di elementi neri e immagini deliziosamente colorate.

Visitatori come elementi di design

I visitatori svolgono un ruolo importante non solo come osservatori, ma anche come co-creatori dell’esposizione. Una creazione interattiva di Levy e del musicista Leon Milo – uno schermo con motivi cristallini grafici che cambiano a seconda del numero di persone che stanno dinanzi a loro e dei loro movimenti – offre un’ulteriore opportunità di partecipazione al visitatore dell’esposizione. Muovendosi lentamente o rapidamente attraverso la sala, indossando abiti dai colori vivaci oppure bianchi e a malapena visibili, guardando, toccando e reggendo diversi oggetti, appoggiandosi a grossi elementi oppure soffermandosi dinanzi a una piccola scultura, i visitatori esercitano un effetto diretto sull’opera e cambiano in modo significativo l’impressione creata sull’osservatore.

Dentro e fuori
Questa scultura interattiva allude a molte altre opere d’arte situate in diverse aree del Gigante. La “Chaton Superstructure” di Levy, una grossa struttura in acciaio rosso che segue i bordi di un cristallo sfaccettato e che originariamente era stata disegnata per “Osmosis” per lo Swarovski Crystal Palace, verrà esposta nell’area esterna per i primi tre mesi dell’esposizione. Oltre a questo “biglietto da visita” nel parco, “Opacità Trasparente” prosegue all’interno con la scultura “RockGrowth Giant” che si estende all’esterno fino all’”Ice Passage” e alle sue strutture cristalline graficamente dissolte che riappaiono come una rete densa di linee sulle pareti della sala “Cube”. Inoltre, dal 22 al 24 novembre 2012, in occasione del primo fmRiese, Forward Music Festival, verrà presentato un film basato sull’opera elettronica interattiva di Arik Levy e Leon Milo. Nel corso del festival, dedicato alla creazione di musica sperimentale ed elettronica contemporanea, il pubblico avrà l’opportunità di apprezzare le numerose sfaccettature dell’opera di Levy in combinazione con musica, teatro e performance.




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