Il Circo Elettrico delle Sirene


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Un  viaggio avventuroso e romantico nei mondi che, nel tempo, hanno tentato di raccontare queste creature magiche e inafferrabili.

Il Circo elettrico delle Sirene è un racconto costruito attorno al loro mito, specchio dei nostri bisogni più intimi. Emanuele Coco dirige con eleganza il circo di richiami storici, letterari e filosofici che accendono lo scenario lungo cui si muove la storia d’amore dei due protagonisti, l’incantevole Elena e il nostro narratore.

Al suo circo, Emanuele Coco invita un coro di personaggi, oggetti e rimandi: Ulisse, Orfeo, Elena, le miniature medievali, i bestiari d’amore, le scoperte dei naturalisti, gli inganni dei falsari, gli ostracismi religiosi, i timori del corteggiatore rinascimentale al cospetto delle sue maldestre prestazioni pratiche con l’amor cortese, e rende omaggio alla magia e al mistero proprio delle sirene, di volta in volta creature pennute, esseri senza volto o senza capelli, e al suggestivo mito della nostra immaginazione, la cui abilità in questo caso a volte ci ha fatti dubiatre del fatto che si tratti di creature inesistenti.

 

        

 

    “Si tratta di un falso.” Così aveva risposto l’esperto di scienze naturali a cui Barnum, all’epoca già direttore dell’American Museum di New York, aveva chiesto un parere. Il parere riguardava un’esemplare di Sirena imbalsamata proveniente da Londra che il direttore voleva esporre come curiosità naturalistica. “Un falso? Da cosa lo capite?”, aveva domandato Barnum allo scienziato. “Dal fatto che non credo nelle Sirene”, aveva risposto lo studioso.

Tanto meglio. Barnum sapeva che il pubblico preferisce i sogni alla verità. Inviò dunque a diversi giornali una lettera anonima in cui si annunciava che il dottor Griffin, naturalista inglese membro del celebre (quanto inesistente!) London Lyceum of Natural History era giunto in città portando con se un esemplare di Sirena catturata davanti alle isole Feejee. Qualche giorno dopo, Lyman Levi, un assistente di fiducia di Barnum, registrava il proprio arrivo alla reception di un Hotel di Philadelphia sotto il nome di Griffin. Dopo aver tenuto una rapida conferenza ripartiva di corsa. L’indomani faceva lo stesso presso il Pacific Hotel di NewYork. Quando, poco tempo dopo, Barnum noleggiò la grande Concert Hall di Broadway e aprì la sua mostra, una fila interminabile di curiosi si presentò. Un Sirena, una di quelle che non si vedevano dai tempi di Omero, era sotto i loro occhi, a portata di mano, pronta per essere afferrata. Colti da tanto entusiasmo avevano dimenticato  un dettaglio: i sogni non sono mai così facili da afferrare.”

Tratto da Il circo elettrico delle Sirene

 

            “Che dire dei seni delle Sirene? A guardare le miniature medievali se ne trovano di tutti i tipi. Tondi, all’insù, a punta, all’ingiù, sodi, morbidi, magri, gonfi. In certi casi appena visibili, in altri un po’ sproporzionati rispetto ai capezzoli, quest’ultimi appesi come ciliegie su due mammelle graziosamente cadenti. Sul dove stiano rispetto al resto del corpo sembra esserci confusione: qualcuno li attacca alle ascelle, altri li fanno partire dalle spalle, altri ancora all’altezza dell’ombelico. Vedendoli si potrebbe pensare che il quadro sia un un po’ vago, frutto più della fantasia che dell’esperienza diretta. Ma forse è proprio il contrario: la realtà è varia, supera la rappresentazione, e questi seni sono belli proprio perché scostandosi da un’idea canonica e banale sembrano più veri e appassionanti. Con le loro forme sincere restituiscono tutta la personalità della ragazza che li mostra, la sua unicità, l’essere diversa da chiunque altra. E così suscitano innamoramento in chi li vede.

Un’eventualità di cui avere timore. Almeno stando a Bartholomeus Anglicus che, in pieno XIII secolo, sfoderava tutta la sua sapienza sull’argomento riferendo delle ire delle Sirene deluse dall’imperizia degli amanti: ‘all’inizio la Sirena costringe l’uomo a unirsi a lei; ma se lui si rifiuta o è incapace, lei lo uccide e se lo mangia!’”

 

 Il circo elettrico delle Sirene

Emanuele Coco

Codice edizioni 2012

 

 



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