Quante false credenze su sorriso e salute dei denti…sfatiamo le più comuni?


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Bocca e denti sono forse il distretto meno conosciuto del nostro organismo e quello più soggetto a falsi miti ed errate credenze. Eppure proprio l’informazione è nevralgica per aiutare le persone a prevenire le più comuni malattie.

Con la bocca ci alimentiamo, parliamo e dimostriamo affetto baciando, sorridiamo. “Il sorriso valica ogni linguaggio e ogni cultura ha un proprio significato universale, la gioia. Ma con il sorriso esponiamo l’interno della bocca e i denti alla valutazione altrui. Inoltre il sorriso è considerato un elemento di bellezza del volto e necessita di cure quotidiane per evitare che dalla scarsa igiene e dalle malattie si possano sviluppare malattie sistemiche, che interessano tutto l’organismo” spiega il dottor Daniele Benedetti Forastieri, medico dentista a Senigallia  “Ci sono ancora troppe persone che fanno una visita di controllo o una pulizia professionale ogni 5 o 10 anni. Un trend in crescita dovuto alla crisi economica che costringe le persone a risparmiare anche su cose importanti come la salute”.

Ecco quali sono i più comuni falsi miti sulla salute di bocca e denti:

I miei genitori hanno brutti denti, quindi i miei problemi sono ereditari – E’ vero solo in parte, più facilmente i loro brutti denti sono dovuti a scarse cure e dare la colpa al destino è solo un modo per avviarsi, volontariamente sulla stessa strada. Al contrario spesso genitori con denti storti o affollati curano di più la dentatura dei figli ricorrendo all’ortodonzia da bambini e all’insegnamento di una igiene scrupolosa sin da piccoli. Un rapporto regolare col dentista permette di intercettare in tempo anomalie, spostamenti e di trovare rimedi che, quando eseguiti precocemente sono meno difficili e costosi. Solo il 2% della popolazione presenta anomalie congenite dei denti delle quali non sono responsabili.

 

E’ normale che le gengive sanguinino – Tutt’altro, è segno di una sofferenza della struttura di sostegno del dente. Se il sanguinamento é occasionale può essere dovuto ad uno stato di salute più cagionevole, nelle donne ad un particolare periodo del ciclo, alla scelta di uno spazzolino troppo duro o ad uno spazzolamento scorretto. Se invece sanguinano sempre si è probabilmente di fronte ad una infiammazione dovuta a una cattiva igiene: la placca non viene rimossa efficacemente e si deposita sul bordo gengivale trasformandosi in tartaro, una sostanza più dura che aumenta il rischio di malattia parodontale e di retrazione  delle gengive. In questo modo la possibilità che i denti diventino mobili e cadano aumenta esponenzialmente. Il sanguinamento è quindi un segnale di allarme molto importante che non va mai mascherato e portato invece all’attenzione del dentista.

La placca danneggia solo i denti – Purtroppo un recente studio apparso sul British Medical Journal ha dimostrato il contrario ed ha puntato il dito sulla placca dentaria come fattore di rischio tumorale.

Alcuni ricercatori hanno monitorato 1400 adulti tra i 30 e i 40 anni per un periodo dal 1985 al 2009 somministrando loro questionari sull’igiene della bicca, il livello di placca, tartaro e la presenza di malattie delle gengive e perdita dei denti. Alla fine dello studio hanno riscontrato che i soggetti con la bocca in cattivo stato mostravano un rischio maggiorato del 79% di morte prematura per tumore, in particolare nei maschi. Il che non significa che la placca provoca il tumore, ma che questi è un indicatore della scarsa attenzione a comportamenti e stili di vita che proteggano la salute, come il fumo di sigaretta.

 

I denti del giudizio non mi hanno mai dato alcun fastidio, quindi possono rimanere al loro posto – Parzialmente vero. I denti del giudizio sono quei quattro molari che occupano l’ultima posizione, sia in alto che in basso, nell’arcata e sono chiamati anche ‘ottavi’. Se erompono e hanno il proprio spazio  possono rimanere al loro posto, ma se talora nascono inclusi o parzialmente inclusi, premendo i denti adiacenti spostandoli alterandone l’assetto. Se non crescono correttamente possono determinare cisti, ascessi, pericoroniti e carie, ragion per cui in molti casi si sceglie di estarli a scopo cautelativo.

 

Ho perso un dente posteriore, ma non mi preoccupo perchè tanto non si vede – Molte persone curano solo i denti anteriori, visibili, ai quali dedicano anche cure speciali come le faccette o lo sbiancamento. Sembra incredibile ma in certi casi viene chiesto un intervento estetico nella parte frontale e riscontriamo invece situazioni di drammatico degrado all’interno. La perdita di un dente in una zona non visibile viene trascurata ma può avere ripercussioni importanti: i denti adiacenti, perdono un appoggio e cominciano a spostarsi, le gengive possono infiammarsi e l’osso di sostegno del vecchio dento riassorbirsi rendendo quindi molto più complesse e procedure di impianto successive. Anche la mancanza di un solo dente provoca un riassetto dell’arcata e dell’intero morso con effetti anche sulla postura che viene alterata per compensare la zona vuota. In alcuni casi insorgono dolori cervicali e dorsali proprio a causa della mancanza di uno o più denti. Se un dente cade o deve essere estratto è bene sempre pianificare una sostituzione, anche se non si vede.

 

Non vado dal dentista perchè ho paura del dolore – Se il vostro dentista non accoglie la vostra richiesta di essere trattati con un anestetico locale, cambiatelo. Un professionista deve mettervi a vostro agio in modo che non sospendiate o evitiate le cure. Ci sono moltissimi metodi per eliminare completamente tutti i tipi di dolore. Chi ha paura tende ad evitare le cure e tenersi anche carie dolorose che con il tempo però si complicano e rendono necessarie cure canalari per la devitalizzazione del dente oppure la sua estrazione. Nei casi di fobie è possibile in alcuni studi accedere a specifici programmi psicologici per eliminare l’ansia da poltrona.

 

Non ho mai avuto carie per cui non devo andare dal dentista – Non tutte le carie sono dolorose e una visita di controllo almeno ogni anno (ma anche più spesso a seconda della suscettibilità individuale a patologie di denti e gengive) e l’igiene professionale servono proprio come ‘pit-stop’ della bocca. Anche le malattie delle gengive possono essere asintomatiche ma degenerare in pochi mesi determinando situazioni che necessitano di cure complesse e costose. Tanto per fare qualche calcolo:

curare una piccola carie: Euro 150,00

carie di grandi  dimensioni:  Euro 170 – 200

cura canalare: Euro 300 – 400

asportazione di un dente molto mobile e corona: Euro 60 – 80

impianto con vite e dente: Euro 2500 – 3000

Le arcate dei miei denti non chiudono bene, ma sono troppo grande per mettere un apparecchio – La malocclusione può determinare effetti dannosi per tutto l’organismo come ad esempio il bruxismo, ossia la tendenza a digrignare i denti in maniera inconsapevole durante il sonno che sottopone i denti ad uno stress con danni allo smalto e tendenza alla sensibilizzazione, alla rottura e alla mobilità dei denti. Se il dente si indebolisce eccessivamente a causa della sollecitazione continua può cadere determinando anche una perdita di volume nel terzo inferiore del volto che conferisce una aspetto molto scavato e invecchiato. Ma la chiusura scorretta del morso ha effetti diretti sulla colonna vertebrale con dolori alla schiena, al collo e alla testa anche a causa del sovraccarico delle articolazioni della mandibola.  Se sino a qualche decennio fa l’apparecchio era appannaggio dei più piccoli, con l’avvento di strumenti ortodontici più piccoli e talora invisibili, si sono accostati a queste tecniche anche moltissimi adulti.

 

Il piercing è innocuo per bocca e denti – Purtroppo no, il piercing presenta un rischio maggiore di infezione per la grande quantità di batteri presenti nella bocca: dolore, gonfiore e aumento della salivazione possono essere sintomi di un aggressione dei batteri e in caso di traumi il piercing per scheggiare o rompere i denti, questo anche se il piercing è applicato sul labbro o sulle guance.

 

Le bevande gassate non danneggiano i denti purchè siano ‘senza zucchero’ – Parzialmente vero: le bevande gassate senza zucchero non contribuiscono all’insorgenza di carie ma gli acidi contenuti sono responsabili di danni allo smalto. Le bevande gassate infatti hanno un Ph tra il 2.5 e il 3.3 e il Ph della bocca è invece tra  6.2 e 7.0 (poco più acido dell’acqua). Quando il Ph della cavità orale scende intorno al 5.5 gli acidi delle  iniziano ad aggredire lo smalto, aiutati anche dall’acido fosforico contenuto in questo tipo di bevande.

 

Lo sbiancamento danneggia i denti e li rende fragili e sensibili – E’ una falsa credenza. Le tecniche di sbiancamento sono state perfezionate in modo da essere completamente sicure per i denti. La sensazione di maggiore sensibilità viene evitata applicando una resina protettiva nella zona di contatto tra dente e gengiva. La sicurezza del trattamento dipende però dalla quantità di sbiancante applicato e dalla durata di applicazione del laser per la sua attivazione, ecco perchè è necessario eseguire questa procedura in un ambiente qualificato. Durante lo sbiancamento la superficie dei denti diventa momentaneamente più porosa e quindi più suscettibile all’azione erosiva degli acidi presenti nella bocca. Ma questa situazione si normalizza nell’arco delle 24-48 ore successive.



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