Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams


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guida galattica autostoppistiLa Guida galattica per gli autostoppisti è una trilogia in cinque parti. Così viene definita dall’autore stesso, Douglas Adams.
La Guida galattica è nata da una fortunata serie radiofonica a puntate, trasmessa dalla BBC a partire dal 1978. Dopo il successo radiofonico, ne fu fatta anche una serie televisiva trasmessa a partire dal 1981, sempre dallo stesso ente, e successivamente un videogioco e una produzione cinematografica della Buena Vista, nel 2005.
La Guida galattica per gli autostoppisti è anche il primo romanzo della trilogia in cinque parti, la quale comprende: Ristorante al termine dell’Universo; La vita, l’universo e tutto quanto; Addio e grazie per tutto il pesce; Praticamente innocuo.
La Guida galattica in realtà è un libro dentro al libro, che viene utilizzato dagli autostoppisti della galassia, che ha battuto in termini di vendita l’Enciclopedia galattica, principalmente per due motivi: costa poco, e sulla copertina ha stampate le parole “Don’t panic.”
La trilogia in cinque parti è considerato un capolavoro dello humor britannico di fine millennio. Ciò che pervade i cinque romanzi è il continuo nonsense delle situazioni, dei personaggi, dei dialoghi.
Nonsense che, a essere sinceri, alla lunga stanca.
Il primo romanzo è qualcosa di sublime. Leggendolo si ha la possibilità di fare viaggi interstellari, di salire a bordo della nave spaziale più veloce dell’universo per vivere un’avventura ai limiti dell’immaginabile. Un viaggio da fare assieme ad Arthur Dent, un umano scampato alla distruzione della Terra da parte dei Vogon, un popolo alieno scorbutico; a Ford Prefect, suo amico autostoppista e redattore di alcune voci della Guida; al Presidente della Galassia Zaphod Beeblebrox, un essere a due teste profondamente squilibrato; a Trillian, la sua ragazza terrestre e a Marvin, un robot costantemente depresso.
Quello che si prova leggendo gli altri romanzi è una sensazione simile a una forzatura, quasi come se dal primo inaspettato successo si sia voluta produrre coattamente la nascita di una serie,  un po’ deludente rispetto le aspettative.
Ciò nonostante, Douglas Adams rimane un genio della letteratura fantascientifico-umoristica mondiale, tanto che con la Guida galattica per gli autostoppisti ha dato vita a un vero e proprio gergo grazie a invenzioni linguistiche pennellate su uno sfondo ironico. Successivamente sono state riprese alcune sue trovate come Deep Tought, il primo computer a vincere contro il Grande Maestro Internazionale di scacchi, preso dall’omonimo computer della trilogia in cinque parti, Bablefish, il traduttore di AltaVista ispirato al Pesce di Babele della Guida, un pesce in grado di tradurre istantaneamente tutte le lingue. Per non parlare della Guida stessa, in tutto somigliante a un moderno reader tascabile.
Adams quindi è stato un ottimo sceneggiatore e scrittore, ma soprattutto un avveniristico di prim’ordine.
Se avete bisogno di consigli su come scampare alla distruzione della Terra, su come fare l’autostop nella galassia, sulle coordinate del Ristorante al termine dell?universo, e su quali pianeti potersi divertire facendo festa senza sosta, la Guida galattica per gli autostoppisti è il libro perfetto.

Aristide Capuzzo



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