La polvere del Messico fa parte della produzione letteraria di viaggio del prolifico Pino Cacucci.
È un romanzo che attraversa letteralmente il Messico, scritto dalla mano dell’autore, ma narrato dalla voce della gente: allevatori di galli da combattimento che parlano del loro mestiere come una vera e propria vocazione, profondi conoscitori delle migliori cantine del paese dove viene servito l’unico e vero mezcal, autisti filosofi che come hobby giocano alla pelota.
I racconti sono conditi da brevi lezioni di storia, arte e letteratura, sia antiche che moderne. Narrazioni come la caduta di Tenochtitlán, secolare capitale dell’impero azteco, da parte del conquistadores spagnolo Hernán Cortés e del suo esercito. Si passa attraverso avvenimenti che hanno caratterizzato gli anni della rivoluzione zapatista e di Pancho Villa, per arrivare a storie come la costruzione dello splendido giardino di Las Pozas immerso nella foresta di Xilitla, città che ha fatto da casa all’artista surrealista Edward James, o alla vita di William S. Burroughs, autore della beat generation che vanta tra i suoi capolavori i famosi “La scimmia sulla schiena” e “Pasto nudo”.
Un libro di viaggio che percorre il Messico dal nord al sud, parlando in realtà di moltissimi altri viaggi, trasportando i lettori in un’atmosfera cordiale e calorosa, a volte pericolosa, ma sempre leggera.
Un libro di viaggio da leggere anche se la destinazione della vostra prossima vacanza non è il Messico.
Aristide Capuzzo
